È di 25 punti base il nuovo taglio dei tassi di interesse con cui la BCE chiude il 2024, a conferma della recente tendenza ribassista.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) chiude il 2024 con il terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse.
Nella seduta svoltasi ieri, la Presidente della BCE Christine Lagarde ha parlato di “processo disinflazionistico ben avviato”, prevedendo un’inflazione complessiva al 2,1% nel 2025 e all’1,9% nel 2026.
Il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di riferimento. Quindi, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale arriveranno, rispettivamente, al 3,00%, al 3,15% e al 3,40%, a partire dal 18 dicembre 2024.
La BCE ha precisato che le condizioni di finanziamento restano stringenti, dato che la politica monetaria rimane restrittiva e i precedenti rialzi ancora si stanno trasmettendo ai crediti in essere, ma resta comunque il ribasso dello 0,25% praticato ieri, a testimonianza di un percorso che da diversi mesi sta producendo il risultato di avvicinamento all’obiettivo dell’inflazione del 2% a medio termine.
Questo ulteriore taglio dei tassi darà nuovo respiro alle strategie finanziarie di famiglie ed imprese, ma il percorso di sostanziale anticipo della tendenza al ribasso del costo del denaro è già applicata da tempo dalle banche italiane, come sancito dall’ultimo rapporto ABI sui dati relativi ai nuovi mutui a ottobre 2024.
La BCE chiude il 2024 con la riduzione 25 punti base e sarà quindi, come sempre, interessante continuare a seguire gli sviluppi del mercato immobiliare in Italia, su cui puoi leggere i miei post nella categoria dedicata.
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