Inflazione ancora a livelli troppo alti e quindi la Banca Centrale Europea ha aumentato di nuovo i tassi di riferimento: +75 punti base.
La decisione di ieri del Consiglio Direttivo ha portato ad un nuovo aumento dei tassi di interesse di riferimento della BCE: questo aumento è pari a 75 punti base (alias +0,75%).
Nel concreto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca Centrale saranno innalzati, rispettivamente, al 2,00%, al 2,25% e all’1,50%, a partire dal 2 novembre prossimo.
Si tratta della terza volta consecutiva in cui la BCE prende un provvedimento del genere, a partire dal luglio scorso, quando è iniziata questa virata anti-inflazione.
Non solo: la BCE prevede di aumentare ulteriormente i tassi, affinché sia raggiunto quanto prima l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2% a medio termine.
Come già comunicato nelle precedenti decisioni, la Banca Centrale mantiene fermo il principio per cui ogni futura decisione sarà basata strettamente in base all’evoluzione compiuta dall’inflazione e dall’economia, seguendo quindi un “meeting-by-meeting approach”.
La BCE comunica che l’inflazione, a settembre, ha toccato quota 9,9%, e ciò, negli ultimi mesi, è stato dovuto soprattutto all’impennata delle quotazioni dei beni energetici e alimentari, oltre che alle contrazioni dell’offerta e alla ripresa post-pandemica della domanda.
E’ chiaro che la BCE, in questa lotta contro l’inflazione, deve e dovrà tener conto dei punti di equilibrio possibili rispetto alla possibilità di una recessione che incombe, come pronosticato da più parti.
In ogni caso, anche nella conferenza stampa di ieri, la Presidente Lagarde ha ribadito che il ritorno ad un’inflazione al 2% rimane l’obiettivo della BCE e che ogni misura in questo senso è quello che la Banca Centrale deve fare, per garantire la stabilità dei prezzi.
Come già evidenziato nei mesi scorsi, queste misure stanno agendo anche sul fronte dei mutui, per chi aveva già in essere un finanziamento a tasso variabile o per l’accensione di nuovi.
Ad esempio, nell’ultima rilevazione pubblicata pochi giorni fa, l’Associazione Bancaria Italiana ha registrato come il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni fosse arrivato al 2,17% (era a 2,07 il mese precedente).
A proposito di mutui ipotecari, ti segnalo il mio recente post, dedicato all’analisi del mercato compiuta sul 2021 dall’Agenzia delle Entrate.
Come sempre, sarà mia cura aggiornarti, qui sul mio blog, sulle evoluzioni del settore.
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