Nella seduta di ieri la BCE ha deciso un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, conseguente ai dati rilevati sull’inflazione.
La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso ieri un taglio dei tassi di interesse, avendo analizzato i dati abbastanza rassicuranti sul fenomeno inflattivo.
Il taglio di 25 punti base ha portato il tasso di interesse sui depositi presso la Banca Centrale al 3,50% e, per effetto del riassetto operativo annunciato nel marzo scorso, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale calano, rispettivamente, al 3,65% e al 3,90% (quindi con un ribasso dello 0,60%).
La Presidente della BCE Christine Lagarde ha confermato le previsioni sull’andamento dell’inflazione.
E’ previsto un nuovo aumento nell’ultima parte di quest’anno, ma poi l’inflazione dovrebbe di nuovo tornare nel percorso di avvicinamento al target del 2%, raggiungibile “nella seconda metà del 2025”.
Anche per questo, non sono state espresse dalla Presidente Lagarde anticipazioni su cosa potrebbe avvenire ad ottobre, quando ci sarà la prossima seduta del Direttivo BCE.
E’ stato infatti confermato l’approccio basato sui dati, ma, intanto, si è voluto dare un segnale positivo rispetto alle tendenze inflattive in diminuzione, fornendo quindi un impulso alla circolazione del denaro da parte dei mercati, delle imprese e dei consumatori.
In Italia, il percorso di sostanziale anticipo delle mosse della BCE da parte delle banche è iniziato da tempo, tanto è che nel rapporto pubblicato nello scorso mese di luglio dall’Associazione Bancaria Italiana il tasso medio sui nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni risultava del 3,56%, in calo rispetto al 3,61% di maggio 2024 e al 4,42% di dicembre 2023.
Il taglio applicato dalla BCE nella seduta di ieri è il secondo, dopo quello di giugno 2024 che aveva invertito la lunga ondata di rialzi avviata nel luglio 2022.
Adesso, sarà interessante seguire gli effetti di questa linea della BCE, osservando le decisioni che saranno prese nei prossimi mesi di ottobre e dicembre e, in parallelo, le evoluzioni del nostro mercato immobiliare, su cui ti invito a leggere i miei post, considerando anche le prossime rilevazioni relative a compravendite e prezzi nel secondo trimestre 2024.
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