L’analisi di Nomisma sull’applicazione della Direttiva UE case green considera superata la metà degli obiettivi per il 2030.
Nei giorni scorsi Nomisma ha presentato l’analisi «Direttiva EPBD, un’opportunità di rilancio per il Sistema Paese», condotta per conto di ROCKWOOL, leader mondiale nella realizzazione di prodotti e soluzioni sostenibili in lana di roccia.
Dallo studio di Nomisma emerge come nel nostro Paese siamo arrivati al superamento di metà degli obiettivi posti dalla Direttiva UE sulle case green per il 2030.
Difatti, per quanto riguarda il target del 16% del settore residenziale posta dalla Direttiva, siamo arrivati all’8,9% del risparmio energetico, grazie agli incentivi fiscali posti in essere tra il 2020 e il 2023. Manca quindi un altro 7,1% da conseguire entro il 2030.
Il settore residenziale italiano assorbe il 25% dei consumi energetici, e poco più della metà delle case sta nelle classi energetiche peggiori (F e G).
Lo studio di Nomisma specifica, inoltre, che le abitazioni nelle classi basse raggiungono il 65% nella zona climatica D (a cui, ad esempio, afferisce la città di Roma), con un’incidenza significativa sui consumi.
Per raggiungere gli obiettivi della Direttiva, Nomisma ha stimato la necessità di un investimento pari a 83,4 miliardi di euro, per riqualificare il 10% degli edifici residenziali in 5 anni. Sarà necessario, per Nomisma, individuare un mix di risorse pubbliche e private, per sostenere gli investimenti, al fine di gravare il meno possibile sulle casse statali.
Il valore medio della spesa per ogni unità immobiliare si avvicinerebbe ai 25mila euro, con un’oscillazione tra i 15mila euro per una casa in un grande condominio e i 42mila euro per un edifico unifamiliare.
Con questi interventi, afferma Nomisma, si ridurrebbero le emissioni inquinanti per un valore equivalente a 3,2 milioni di tonnellate di CO2.
Per la bolletta energetica, inoltre, si avrebbe un risparmio medio del 36% per unità immobiliare, da 349 euro/anno per le case nelle zone più calde a 1.241 euro/anno per quelle nelle zone più fredde.
L’analisi elaborata da Nomisma per ROCKWOOL evidenzia quanto già fatto e quanto rimane da fare, sottolineando i vantaggi sul piano ambientale, energetico ed economico, guardando agli effetti della riqualificazione delle abitazioni.
Tra l’altro Johnny Marzialetti, Senior Project Manager di Nomisma, ha dichiarato che “le famiglie che decidono di riqualificare la propria abitazione possono beneficiare da subito di un risparmio economico in termini di bolletta energetica, nonché di un apprezzamento di valore del proprio immobile che rappresenta una sorta di protezione rispetto alla svalutazione che investe gli edifici che non garantiscono le prestazioni energetiche richieste ormai sempre più spesso dalla domanda abitativa”, ponendo quindi una forte attenzione sulle dinamiche del mercato immobiliare.
C’è infatti uno studio della Banca d’Italia, risalente a più di un anno fa, che analizza il rapporto tra classi energetiche e prezzi delle case: su questo, puoi leggere il mio post dedicato.
Infine, c’è da considerare che i bonus edilizi sono stati modificati dall’ultima Legge di Bilancio: anche su questo, puoi consultare quanto ho scritto.
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