E’ arrivato anche dall’Ecofin il placet alla Direttiva UE sulle case green, con l’obiettivo delle emissioni zero entro il 2050.
L’Ecofin approva la Direttiva sulle case green
Il Consiglio “Economia e finanza” dell’Unione Europea (Ecofin) ha approvato la Direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive). Questo era l’ultimo passaggio formale, che quindi porta all’elaborazione e applicazione delle regole europee nell’ambito dei singoli Stati.
Il Consiglio Ecofin è formato dai Ministri dell’Economia e delle Finanze di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, con la partecipazione alle sessioni anche dei commissari europei pertinenti agli argomenti trattati.
Nella riunione del 12 aprile scorso, l’Ecofin ha approvato a maggioranza la Direttiva UE sulle case green, con il voto contrario di Italia e Ungheria, l’astensione di Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Svezia e il voto favorevole degli altri 20 Stati membri.
I compiti degli Stati membri dell’UE
A questo punto, la Direttiva sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo.
Dall’entrata in vigore, ogni Stato membro avrà due anni di tempo per recepire le regole e presentare un piano in cui andranno delineati obiettivi e strategie per arrivare a quanto definito dalla Direttiva.
L’obiettivo finale indicato per gli edifici è quello delle emissioni zero entro il 2050, passando per le scadenze intermedie, per gli edifici residenziali, del 2030 e 2035, entro cui i singoli Paesi dovranno adottare misure per ridurre l’energia primaria media utilizzata di almeno il 16% entro il 2030 e di almeno il 20-22% entro il 2035.
Tutti gli obiettivi per le case green in Europa sono riassunti nel mio post dedicato all’approvazione della Direttiva da parte del Parlamento europeo, precedente a quella dell’Ecofin.
In prospettiva
La Direttiva sulle case green che punta alle emissioni zero entro il 2050 aveva iniziato il suo percorso nel 2021 ed è approdata, con il sì dell’Ecofin, alla fine del percorso legislativo e all’inizio di quello attuativo in ogni Stato membro UE.
Adesso nel nostro Paese, come negli altri 26, dovrà iniziare il percorso di definizione e di applicazione della Direttiva.
E’ noto che il nostro patrimonio immobiliare è mediamente vetusto e quindi l’adeguamento alla Direttiva non sarà semplice, oltre al fatto che sarà costoso e con tempistiche che dovranno essere rapide, se osserviamo la situazione di partenza.
In ogni caso – oltre i decreti, le direttive e le regole nazionali ed europee – c’è un aspetto che, da agente immobiliare, non posso non considerare: il mercato sta già privilegiando le case più efficienti dal punto di vista energetico e penalizzando quelle (numerosissime) in Classe F e G. Su questo, puoi leggere il mio post dedicato allo studio della Banca d’Italia sui prezzi rapportati alle classi energetiche.
C’è quindi da trovare un punto di sintesi efficace tra le diverse esigenze, e c’è da trovarlo (e applicarlo) presto.
Aggiornamento del 9 maggio 2024
La Direttiva è stata pubblicata ieri sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea e quindi entrerà in vigore il 28 maggio prossimo.
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