L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare contenente le istruzioni sulla nuova disciplina per le locazioni brevi.
Con la Circolare n. 10/E del 10 maggio scorso l’Agenzia delle Entrate fa il punto sulle nuove regole fiscali inerenti alle locazioni brevi.
Le istruzioni contenute nella Circolare riguardano il regime fiscale delle locazioni brevi, modificato dall’ultima Legge di Bilancio.
Il principale elemento di attenzione sull’argomento è quello relativo alla cedolare secca, la cui aliquota viene portata dal 21% al 26%.
Il contribuente può mantenere la vecchia aliquota del 21% per una sola abitazione affittata, individuandola in dichiarazione dei redditi.
Va comunque considerato che il regime della cedolare secca nelle locazioni brevi è riconosciuto per non più di quattro appartamenti (per ciascun periodo d’imposta). Superato questo limite, l’attività si intende svolta in forma imprenditoriale, come da art. 2082 del Codice civile.
La nuova aliquota si applica sui redditi di locazione maturati dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dalla data di stipula dei relativi contratti o dalla percezione dei canoni.
Le istruzioni dell’ente fiscale descrivono anche il ruolo degli intermediari (compresi i portali telematici) che, come sostituti d’imposta, sono obbligati a operare la ritenuta d’acconto del 21%.
La Circolare, inoltre, delinea le modalità con cui i soggetti intermediari non residenti (UE ed extra-UE) possono adempiere agli obblighi fiscali.
Rimanendo sul tema, ti segnalo il mio recente post sul rapporto tra condomìni e Bed and Breakfast.
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