I dati Istat relativi al periodo aprile-giugno 2020 evidenziano un marcato aumento dei prezzi delle abitazioni, sia nuove che esistenti.
Le stime preliminari sui prezzi delle abitazioni, pubblicate dall’Istat per il periodo aprile-giugno 2020, raccontano di una crescita che raggiunge il quarto trimestre consecutivo.
Nel secondo trimestre 2020, infatti, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per abitare o investire, cresce del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% nei confronti dello stesso periodo del 2019. Il dato nel primo trimestre 2020 ammontava a +1,7%.
Si tratta dell’aumento tendenziale più ampio da quando esiste la serie storica dell’IPAB e concerne sia i prezzi delle abitazioni nuove, con +2,7%, che di quelle esistenti, +3,7%. Nel trimestre precedente il nuovo e l’usato segnavano rispettivamente +1,0% e +1,9%.
Anche il dato congiunturale vede l’aumento dell’IPAB (+3,1%), attribuibile sia ai prezzi delle case nuove, sia, in particolare, a quelli delle esistenti (rispettivamente +2,0% e +3,3%).
In aprile-giugno 2020 i tassi tendenziali sono positivi in tutte le ripartizioni geografiche. Il Nord-Ovest e il Nord-Est mostrano aumenti consistenti (rispettivamente +5,5% e +4,1%); a seguire Sud e Isole (+2,3%), mentre il Centro raggiunge un tasso di crescita più basso (+0,9%). Anche su base congiunturale c’è ovunque una importante crescita dei prezzi delle abitazioni.
A Milano la crescita su base annua accelera ulteriormente (+15,9%). I prezzi aumentano, seppur in maniera più contenuta, anche a Torino (+1,8%) e a Roma (+1,3%).
Nella Capitale la variazione congiunturale è maggiore di quella su base annua, pari infatti a +2,5%, attribuibile soprattutto alle case esistenti.
Il quadro sui prezzi delle abitazioni in aprile-giugno 2020 descrive, quindi, una tendenza al rialzo che, in base a quanto rilevato dall’Istat, ha avviato il suo percorso dalla seconda metà del 2019, interrompendo la lunga sequenza di flessioni che, a parte la lieve risalita del 2016, durava dal 2012.
Riguardo al periodo considerato, in apparenza questi dati sui prezzi sembrano stridere con quanto rilevato dall’Agenzia delle Entrate sulle compravendite avvenute in aprile-giugno 2020.
Come già segnalato nel mio post dedicato, le compravendite erano calate fortemente, soprattutto in aprile, soprattutto a causa del lockdown, per poi risalire la china in maggio e giugno.
Per quanto riguarda invece i prezzi, quanto descritto sopra, relativo ad aprile-giugno 2020, ha a che fare con transazioni le cui caratteristiche sono state contrattate, per lo più, prima del periodo di confinamento.
Saranno i mesi a venire a raccontarci il reale impatto della fase di emergenza sanitaria, oltre che economica e sociale, sul mercato immobiliare.
Anche qui ribadisco sinteticamente quanto detto e scritto altrove, e cioè che il valore fondamentale del nostro abitare lo abbiamo tutti, anche se forzatamente, scoperto o perlomeno approfondito nella fase di lockdown. Pertanto, quell’esperienza e le relative riflessioni e decisioni in merito a come si svilupperanno le vicende personali, familiari e professionali, offriranno un modo rinnovato di approcciare il mercato. E si tratta di un mercato che, stando alla rilevazione Istat sopra descritta, sta mostrando una vivacità mai vista da otto anni a questa parte.
In attesa di prossime rilevazioni sul mercato immobiliare in generale, che come sempre avrò cura di raccontare qui sul mio blog, ti invito a contattarmi per pianificare ed attuare il tuo personale approccio al mercato, nella compravendita o nella locazione.
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