Il report dell’Agenzia delle Entrate sul secondo trimestre 2024 evidenzia la crescita delle compravendite residenziali.
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il report dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, relativo al secondo trimestre 2024.
Il residenziale nel secondo trimestre 2024
Il settore residenziale registra nel secondo trimestre 2024 una crescita tendenziale pari a +1,2%.
Sono infatti 186mila le abitazioni compravendute, 2mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
La crescita è in tutte le aree del Paese, in particolare al Nord e al Centro, dove si registra il 70% delle transazioni nazionali.
La superficie media delle abitazioni acquistate è di 106 m², con un apice di 114 m² al Nord Est.
I comuni minori segnano un incremento maggiore delle grandi città capoluogo, con +1,6% rispetto a +0,2%.
A confronto con lo scorso trimestre, è in aumento anche il ricorso al mutuo, strumento utilizzato per l’acquisto del 41% delle abitazioni.
Da considerare che per i mutui è stata importante la riduzione dei tassi iniziali, dato che nel periodo considerato sono arrivati al 3,7%, in calo rispetto al precedente trimestre in cui segnarono 3,98%.
Gli acquisti di abitazioni di nuova costruzione hanno costituito solo il 6,4% del totale, in diminuzione del 15% a confronto con l’omologo trimestre del 2023. Le transazioni di case esistenti segnano, invece, una crescita del 2,5%.
Le transazioni abitative avvenute nel secondo trimestre 2024 sono state per il 71% per la prima casa.
Per quanto riguarda le locazioni, il report dell’Agenzia delle Entrate evidenzia che le case locate nel periodo preso in esame sono state oltre 202mila, per un calo tendenziale del 2,7%.
I dati differiscono a seconda delle tipologie contrattuali: le locazioni di lungo periodo diminuiscono del 5,5%, quelle a canone concordato registrano un -1%, mentre i contratti transitori aumentano dell’1,3%.
L’incremento più significativo è dei contratti a canone agevolato per gli studenti, con +4,5% per le case locate per intero e ben +25,7% per quelle in porzione.
Per le grandi città, i maggiori aumenti di compravendite si registrano a Genova e Roma, entrambe sopra il +3%.
La Capitale, con quasi 9.500 transazioni, costituisce il 33% del mercato delle grandi città, Milano ne segna 6.000, ma con una diminuzione del 7,3%.
Roma detiene i numeri più alti, tra le metropoli, sia per quanto riguarda il ricorso al mutuo da parte delle famiglie (quasi il 50%), sia per gli acquisti con agevolazione prima casa (l’83% delle transazioni).
Il record per le compravendite di nuove costruzioni va invece a Milano, per un ammontare pari al 13%.
I contratti di locazione a Roma e Milano vedono situazioni speculari.
Nella Capitale si registrano cali importanti nelle nuove locazioni residenziali, -9,1%, per i transitori, con -20%, e per i canoni concordati, con quasi -12%. L’unico aumento, molto consistente, è per le case locate in porzioni a canone agevolato per studenti, con +26%.
Le locazioni a Milano sono in crescita in quasi tutte le tipologie, fatta eccezione per i contratti ordinari di lungo periodo, -5,6%.
Il settore non residenziale
Il secondo trimestre 2024 per il non residenziale è contraddistinto dai segnali di ripresa che si erano già palesati alla fine del 2023.
Il terziario-commerciale segna un +3,4%, con oltre 36mila transazioni.
Le vendite di depositi commerciali e autorimesse crescono per oltre il 3%, mentre i negozi segnano un +5,5%, con un incremento anche delle superfici scambiate, pari a +7,3%.
Gli uffici registrano +2,6% di compravendite, per 3.400 unità scambiate: la crescita si osserva soprattutto al Centro, con una variazione tendenziale pari a ben l’11%. Le superfici scambiate degli uffici sono aumentate dell’8,4%.
Sono 4.245 le transazioni per immobili destinati alla produzione industriale, con una crescita del 9,9%. Le province con gli incrementi maggiori, oltre il 30%, sono state quelle di Bergamo, Padova e Roma.
Nel settore agricolo prosegue l’andamento positivo manifestato negli ultimi trimestri, per cui le compravendite segnano un +3,5%.
Gli immobili con destinazioni particolari mostrano invece un calo dell’1,1%.
A Roma le transazioni per uffici, negozi e capannoni sono tutte di segno positivo, mentre risultano all’opposto le performance di Milano.
I terreni
Le transazioni relative ai terreni nel secondo trimestre 2024 ammontano a quasi 36.200 ettari complessivi, per una crescita tendenziale del 4,1%.
Le uniche aree geografiche in negativo sono il Sud e le Isole, rispettivamente con -3,2% e -6,7%.
Il 93% delle compravendite dei terreni ha riguardato quelli a destinazione agricola, mentre il 4,4% degli scambi è avvenuto per terreni edificabili (in crescita del 25,4%).
Osservando le superfici medie compravendute, per singolo atto, si nota che le persone non fisiche acquistano mediamente tagli più elevati delle persone fisiche.
Per i terreni edificabili, il taglio medio acquistato dalle persone fisiche è di 0,12 ettari, mentre il taglio riferito alle persone non fisiche è pari a 0,6 ettari.
In prospettiva
I dati sulle compravendite nel secondo trimestre 2024 mostrano positività in tutti i settori, segno di una graduale ripresa complessiva del mercato, anche grazie al progressivo ribasso dei tassi di interesse sui mutui.
Tra l’altro, è notizia di pochi giorni fa il taglio dei tassi applicato dalla Banca Centrale Europea: su questo, puoi leggere il mio post dedicato.
In settimana, inoltre, sarà pubblicata la rilevazione Istat sui prezzi delle abitazioni, anche questa relativa al periodo aprile-giugno 2024.
Per tenerti aggiornato su tutte le evoluzioni del mercato immobiliare, puoi leggere i miei post nell’apposita categoria.
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