Nel decreto Sostegni bis sono state inserite nuove agevolazioni rivolte agli under 36 per l’accesso al Fondo di garanzia prima casa.
Il decreto cosiddetto “Sostegni bis” contiene misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali. E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 123 del 25/5/2021 ed è in vigore da ieri.
Tra le varie misure previste, sono contenute disposizioni per facilitare l’accesso ai mutui per gli under 36.
Gli under 36
L’accesso prioritario al Fondo di garanzia per i mutui prima casa è stato così ridefinito, includendo i soggetti “che non hanno compiuto trentasei anni di età”, mentre prima si trattava di chi aveva meno di 35 anni e titolare di un rapporto di lavoro atipico. Viene quindi estesa la platea dei beneficiari prioritari dei cosiddetti “mutui Consap”.
La garanzia statale
Parlando sempre di mutui per l’acquisto della prima casa, per i finanziamenti con limite di finanziabilità, inteso come rapporto tra l’importo del finanziamento e il prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo degli oneri accessori, superiore all’80%, la misura massima della garanzia concedibile dal Fondo è elevata all’80% della quota capitale. In precedenza, tale garanzia ammontava al 50%. Per usufruire di questa agevolazione serve un Isee non superiore ai 40mila euro.
La tempistica
Possono presentare domanda al Fondo gli under 36, con Isee non superiore a 40mila euro, a decorrere dal trentesimo giorno dall’entrata in vigore del decreto, fino al 30 giugno 2022.
Misure fiscali
Oltre all’elevazione della garanzia statale, il provvedimento contiene anche alcune agevolazioni fiscali:
- Sono esenti dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di abitazioni prime case – ad eccezione di quelle di categoria catastale A1, A8 e A9 – e gli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse. Il requisito rimane quello dell’essere under 36 al momento del rogito e di avere un Isee non superiore ai 40mila euro.
- Nei casi in cui le compravendite sopra descritte siano soggette ad Iva (acquisto diretto dal costruttore) è attribuito, agli acquirenti che sono under 36 nell’anno in cui l’atto è stipulato, un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta sul valore aggiunto corrisposta in relazione all’acquisto. In questo caso, non c’è soglia reddituale.
- I finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo, per i quali ricorrono le condizioni e i requisiti di età e reddito sopra indicati, e sempreché la sussistenza degli stessi risulti da dichiarazione della parte mutuataria resa nell’atto di finanziamento o allegata al medesimo, sono esenti dall’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative.
La dotazione del Fondo
La dotazione del Fondo di garanzia per la prima casa è stata incrementata di 290 milioni di euro per il 2021 e di 250 milioni di euro per il 2022.
In prospettiva
Questa misura dedicata agli under 36 potrà senz’altro facilitare l’accensione di mutui per la prima casa. Viene estesa la platea dei beneficiari prioritari, lo Stato garantisce in maniera più forte e sono previste esenzioni dalle imposte dovute per l’acquisto.
Rimane comunque, più in generale, la necessità, per i giovani, di avere prospettive lavorative chiare, sul piano contrattuale e reddituale, in quanto l’accensione di un mutuo può essere sì facilitata, ma la sostenibilità nel tempo è un fattore di cui non si può non tener conto.
Nel Rapporto sulle abitazioni relativo all’anno 2020 – su cui puoi leggere il mio post cliccando qui – laddove si parla di mutui, è stata calcolata una durata media di 23,5 anni, per una rata media pari a quasi 600 euro.
Le medie sono indicatori forniti dai dati elaborati per tutta Italia, ma si tratta comunque di parametri assolutamente congrui con la realtà delle cose.
Per il rapporto tra i giovani e l’abitare, a mio avviso, bisogna quindi puntare anche e soprattutto al fattore tempo, alla durata, alla sostenibilità, ad un reddito che consenta con sufficiente tranquillità di garantirsi una casa, al di là che sia in affitto o acquistata con il supporto del Fondo di garanzia.
Proprio perché si parla di giovani, più o meno under 36, c’è bisogno di guardare anche e soprattutto al futuro, ai tempi lunghi, necessari per pianificare ed attuare il mantenimento della dimensione abitativa e gli sviluppi professionali e familiari.
Aggiornamento del 31 dicembre 2021
Nella Legge di Bilancio 2022 è stata prorogata al 31 dicembre prossimo la scadenza per accedere a questa agevolazione: tutti i dettagli li puoi leggere qui.
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