L’Assemblea Capitolina ha approvato una delibera di indirizzo per la riorganizzazione dei provvedimenti su trasformazione e affrancazione nei Piani di Zona.
La vicenda dei Piani di Zona romani ormai da tempo sta assumendo proporzioni notevoli di disagio per una parte consistente della popolazione capitolina.
In particolare, in seguito alla Sentenza della Cassazione del 2015, il tema delle affrancazioni da pagare per poter svincolare e rivendere gli immobili a prezzi di mercato sta sollecitando fortemente la pazienza di tantissime persone coinvolte.
I cittadini coinvolti a vario titolo nel sistema dei Piani di Zona, nello specifico all’interno dei Piani di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) I e II, sono centinaia di migliaia.
Ad oggi, le sole richieste di affrancazioni a Roma Capitale superano quota tremila, mentre coloro i quali volessero trasformare il diritto di superficie in proprietà al momento potrebbero farlo solo in 14 dei Piani di Zona compresi nel territorio romano.
In ogni caso, da quando la Cassazione si è pronunciata sul tema e nonostante le varie Deliberazioni emesse dal Commissario Tronca prima e dall’attuale Giunta poi, la macchina burocratica ha mostrato difficoltà nel gestire il sistema e nel rispondere alle richieste dei cittadini.
A questo punto, il 10 aprile scorso l’Assemblea Capitolina ha approvato una delibera di indirizzo, vale a dire un invito alla Sindaca e alla Giunta affinché adottino quanto di loro competenza su trasformazione e affrancazione nei Piani di Zona.
I punti con cui l’aula di Giulio Cesare invita all’azione Sindaca e Giunta sono dieci e li riassumo a seguire:
- proporre una nuova delibera, che recepisca le precedenti n. 33/2015 e n. 40/2016, alla luce della giurisprudenza intervenuta in materia;
- valutare quanto espresso dalla Legge Regionale 11/2007 in merito agli eventuali conguagli per il diverso costo di acquisizione delle aree espropriate, nell’ambito dei piani in trasformazione nel I PEEP;
- definire in modo univoco le detrazioni da applicare su quanto dovuto per trasformare in diritto di proprietà e il conseguente calcolo della percentuale di affrancazione, come da L. 448/1998;
- considerare, in base a quanto detto sopra sulle detrazioni, una revisione della soglia limite da corrispondere come contributo minimo di trasformazione/affrancazione, applicabile qualora sia decorso il termine di validità del rapporto convenzionale e non si possa calcolare il periodo residuo su cui parametrare il calcolo dell’affrancazione, come da norma;
- predisporre una fase transitoria per tutte le richieste di trasformazione e affrancazione, sia per quelle per cui non sia stata manifestata volontà di accettazione che per quelle in itinere, nell’ottica di garantire condizioni di maggior favore per i cittadini, in base ai provvedimenti che saranno adottati da Sindaca e Giunta;
- per la nuova delibera di cui al punto 1., oltre che per le precedenti n. 13/2016, 108/2016 e n. 95/2017, dovrà essere predisposto un apposito disciplinare per l’applicazione concreta, oltre che adeguata pubblicizzazione e visibilità sul sito istituzionale;
- fare in modo che sul sito istituzionale, in forma puramente presuntiva e conoscitiva, il cittadino proprietario o in diritto di superficie possa calcolare il costo di trasformazione e affrancazione;
- destinare le entrate derivanti dalle procedure di trasformazione e affrancazione al completamento delle opere di urbanizzazione dei Piani di Zona;
- rivedere e nel caso ampliare, emanando gli atti opportuni, l’elenco dei Piani di Zona oggetti di trasformazione;
- adottare atti di competenza per sottoporre al Governo nazionale le problematiche dei Piani di Zona, al fine di far intervenire il legislatore con provvedimenti per l’interpretazione autentica delle leggi in materia.
L’Assemblea Capitolina, in questa delibera di indirizzo, invita la Sindaca e la Giunta ad intervenire “entro il termine massimo di 30 giorni dall’approvazione”, con atti aventi il fine di perseguire i dieci obiettivi elencati sopra.
Nei prossimi giorni quindi la popolazione romana, soprattutto quella abitante nei Piani di Zona, attende la concreta attivazione del governo cittadino.
Intervenire è doveroso e urgente, a mio avviso, per la quantità dei cittadini coinvolti e, di conseguenza, degli immobili, attorno a cui ruotano spesso i destini di intere famiglie, in considerazione anche delle loro specifiche condizioni reddituali e sociali.
Sono in gioco diverse competenze e problematiche. Non è solo una questione burocratica, per quanto sia importante l’efficienza degli Uffici. Si tratta, infatti, di restituire chiarezza ad un intero settore dell’immobiliare e dell’edilizia romana, a decine di quartieri, a migliaia di persone.
La Deliberazione di indirizzo approvata dall’Assemblea Capitolina, la n. 37 del 2018, la puoi scaricare cliccando qui.
Come sempre, continuerò a seguire e a pubblicare qui sul mio blog gli aggiornamenti sul tema dei Piani di Zona a Roma.
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