L’Associazione Bancaria Italiana ha pubblicato ieri il nuovo Rapporto mensile relativo a mutui, prestiti e finanziamenti.
Nel Rapporto ABI si osserva che l’andamento dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese nel mese di maggio ha presentato una variazione lievemente negativa (-0,04%) nel confronto con lo stesso mese dello scorso anno, ma comunque migliore del -4,5% rilevato nel novembre 2013. Guardando invece l’ammontare complessivo dei mutui in essere, nello scorso mese di aprile è stato rilevato un +1,4% rispetto ad aprile 2015, periodo in cui già si era riscontrato un miglioramento. Secondo l’ABI c’è quindi la conferma della ripresa del mercato dei mutui. Confrontando i dati di fine 2007 e quelli odierni si riscontra infatti che i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.817,6 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.405,5.
Ancora più incoraggiante il dato sui tassi di interesse sui prestiti. Il tasso medio relativo alle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni in maggio 2016 ha toccato quota 2,24% e pertanto costituisce il nuovo minimo storico (2,29% in aprile 2016, 5,72% a fine 2007). I mutui a tasso fisso sono circa i due terzi delle nuove erogazioni. I minimi storici sono stati toccati anche sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese (1,82%) e dal tasso medio totale sui prestiti (3,12% mentre era a 6,18% a fine 2007).
Per quanto concerne lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie, in Italia rimane a livelli molto bassi: a maggio 2016 è stato pari a 204 punti base (207 il mese precedente, mentre era a 329 punti % a fine 2007, cioè prima dell’avvio della crisi finanziaria).
Credo sia interessante rapportare questi dati con l’andamento positivo del mercato immobiliare, come rilevato dall’Agenzia delle Entrate nel I trimestre 2016, leggendo il mio post dedicato.
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