Il Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma ha inviato agli Uffici le prime indicazioni sull’applicazione del Salva casa.
Al fine di adottare indicazioni uniformi, il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ha inviato agli Uffici competenti un “documento di orientamento per gli uffici dell’Amministrazione recante Prime indicazioni di massima circa l’interpretazione e l’applicazione del Decreto Salva Casa”.
Si tratta della Circolare 205723 del 21 ottobre scorso, inviata ai Responsabili di E.Q. ed al personale tecnico della Direzione Edilizia Privata del Dip. P.A.U., ai Municipi da I a XV – Direzioni Tecniche e, per conoscenza, all’Avvocatura Capitolina.
Queste prime indicazioni sul Salva casa fornite agli Uffici comunali vertono, in particolare, su tre tematiche (con i riferimenti al DPR 380/2001):
- mutamenti delle destinazioni d’uso (art. 23-ter);
- le oblazioni (art. 36-bis c. 5);
- l’agibilità (art. 24 c. 5-bis e 5-ter).
Nel punto dedicato ai cambi di destinazione d’uso, sul reperimento di ulteriori aree per servizi di interesse generale le indicazioni del Dipartimento fanno comunque riferimento alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale romano.
Sulle oblazioni la Circolare comunale propone diverse casistiche, in particolare sul tema della doppia conformità.
Per quanto concerne l’agibilità, nel documento si chiarisce che “la norma, in sostanza, non costituisce una sanatoria di opere realizzate abusivamente con dette caratteristiche dimensionali in assenza o in difformità dal titolo edilizio”.
Inoltre, viene esplicitato che la deroga è ammessa solo per il patrimonio edilizio esistente e, quindi, non per i cambi di destinazione d’uso, le nuove costruzioni, gli interventi di demolizione-ricostruzione e le ristrutturazioni edilizie.
Nella Circolare comunque si parla dell’attesa di “eventuali documenti esplicativi” da parte del legislatore statale, oltre all’aggiornamento della modulistica unificata, questioni che dovranno essere recepite dalla Regione Lazio.
In questo senso, per dare corpo alle possibilità offerte dal Salva casa, le indicazioni di Roma Capitale forniscono i primi confini di applicazione e sarà quindi quanto mai opportuno continuare a seguire l’evoluzione normativa, a partire dagli eventuali dettagli che saranno proposti a livello nazionale.
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