Il primo trimestre 2023 vede un calo delle compravendite abitative di circa 15mila unità rispetto allo stesso periodo del 2022.
I dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate sul primo trimestre 2023, pubblicati ieri, evidenziano un calo delle compravendite, in continuità con i primi segnali rilevati nell’ultimo periodo del 2022.
Primo trimestre 2023: il settore residenziale
Sono quasi 167mila le unità abitative compravendute nel primo trimestre 2023, circa 15mila in meno a confronto con l’omologo periodo del 2022, per un calo pari al -8,3%.
La flessione maggiore si registra nei comuni capoluogo (-10,2%), in particolare nel Nord Ovest. Solo nelle Isole il dato tendenziale rimane positivo, con +1,1%.
L’osservazione del flusso temporale delle compravendite evidenzia che, se nel mese di gennaio 2023 il dato era positivo, a febbraio e marzo il calo è emerso con forza, con valori a due cifre.
La classe dimensionale maggiormente transata rimane quella da 50 a 85 m² (quasi un terzo del totale).
I numeri relativi alle grandi città confermano il trend nazionale, con Bologna e Milano in calo intorno al 23%, seguite da Roma con -10,3% (la Capitale rimane comunque la città con il maggior numero di transazioni: 8.273). Genova e Palermo hanno subìto la flessione minore: -5,5% e -4,4%.
L’ambito dei depositi pertinenziali, costituito soprattutto da cantine e soffitte, con 32.629 unità scambiate, registra una diminuzione nel primo trimestre del 2023 pari a -8,1%, quindi analoga a quella osservata per le abitazioni.
Per quanto concerne box e posti auto, si rileva una diminuzione del 9,9% rispetto al primo trimestre 2022.
Il settore non residenziale
Nel primo trimestre 2023, l’ambito terziario-commerciale, a paragone con lo stesso periodo del 2022, mostra una flessione degli scambi del 2,5%, confermando, seppure con entità minore, l’inversione di tendenza registrata nello scorso trimestre.
Il calo del settore produttivo a livello nazionale è del 3,6%, con la sola area del Nord Est che rimane in segno positivo, con un +3,2%.
E’ invece al quarto trimestre consecutivo di flessione l’ambito produttivo agricolo (categoria catastale D/10): -3,9%.
Considerando che le unità immobiliari non riconducibili alle precedenti (le altre destinazioni) segnano un -5,4%, complessivamente il non residenziale nel primo trimestre 2023 registra -3,5%, con circa 2.000 unità compravendute in meno a confronto con l’omologo periodo del 2022.
I terreni
Le superfici scambiate nel primo trimestre 2023 rimangono in territorio positivo, +2,5%, ma in calo rispetto al precedente periodo.
Nord Est e Centro sono le uniche aree con il segno meno, il Sud traina l’intero settore con un aumento vicino all’11%.
In prospettiva
Il calo delle compravendite nel primo trimestre 2023, soprattutto in ambito residenziale, ha confermato quanto emerso nell’ultimo trimestre 2022.
Nel periodo considerato sembra chiaro e rilevante, tra i fattori di criticità, il peso della crescita dei tassi sui mutui, che da ormai quasi un anno viene attuata dalla BCE.
Sarà importante, quindi, osservare cosa succederà nei prossimi giorni, sul fronte BCE per i mutui e su quello dei prezzi delle abitazioni, per cui l’Istat pubblicherà la nuova rilevazione.
Come sempre, avrò cura di raccontare qui sul mio blog tutti gli sviluppi in merito.
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