E’ stato pubblicato ieri dall’Agenzia delle Entrate il report sulle compravendite immobiliari avvenute nel quarto trimestre 2022.
L’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato ieri i dati relativi alle compravendite, in ambito residenziale e non, del quarto trimestre 2022.
Quarto trimestre 2022: il settore residenziale
Le compravendite nel settore residenziale registrano, per il quarto trimestre 2022, un calo tendenziale, pari a -2,1%. Le oltre 208mila abitazioni compravendute tra ottobre e dicembre 2022 risultano essere quasi quattromila in meno dello stesso periodo del 2021.
A livello nazionale, la flessione è stata maggiore nei comuni minori, -2,6%, mentre è stata più lieve nei capoluoghi, con -0,9%.
Osservando le aree geografiche, solo nelle Isole è stato registrato un aumento degli scambi, mentre le diminuzioni più marcate si sono verificate al Nord Est e al Centro (-5,1% e -3,8%).
Nella città di Roma, che nella precedente rilevazione aveva visto una permanenza in ambito positivo, si registra una variazione tendenziale pari a -6,1%. Tra le grandi città, solo Bologna ha una performance ancora più negativa, avendo segnato ben -12,6%. Palermo spicca invece in positivo, con +9,2%, seguita con valori non superiori a +2%, da Firenze, Torino e Napoli.
I depositi pertinenziali, cantine e soffitte, mantengono un dato positivo, +1,0%, mentre il mercato di box e posti auto flette per un valore pari a -3,9%.
Il settore non residenziale
In ambito non residenziale il quarto trimestre 2022 registra un calo tendenziale complessivo di -5,4%, per quasi 70mila compravendite totali.
Il terziario-commerciale, con quasi 41mila transazioni, vede una flessione minore rispetto agli altri ambiti, -3,5%, grazie soprattutto all’apporto del segmento uffici e studi privati, che ha registrato un aumento del 6%.
In prospettiva
Il mercato immobiliare registra segnali di sofferenza, per quanto lievi.
Nel settore abitativo è probabile che una parte della flessione sia dovuta, in particolare, all’andamento dei mutui. Da diversi mesi ormai, i tassi di interesse sono aumentati, per effetto delle politiche monetarie con cui le Banche centrali stanno combattendo il forte fenomeno inflattivo.
Sarà quindi interessante, per comprendere ancora meglio gli andamenti del mercato immobiliare, conoscere la prossima rilevazione Istat sui prezzi delle abitazioni e le nuove decisioni della BCE sul costo del denaro: su entrambi questi appuntamenti, che avverranno il 16 marzo prossimo, potrai senz’altro leggere qui sul mio blog nuovi post dedicati.
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