Nella Legge di Bilancio 2020 sono previste risorse per gli Enti locali, per riqualificare edifici e territori, efficienza energetica e infrastrutture.
Aumentando le risorse già previste in precedenti leggi o istituendo nuovi fondi, la nuova Legge di Bilancio – approvata definitivamente il 24 dicembre scorso alla Camera dei Deputati – assegna diversi miliardi di euro agli Enti locali.
I capitoli di spesa previsti dalle nuove norme riguardano i territori governati dagli Enti locali (Regioni, Province, Città Metropolitane, Comuni), per la riqualificazione e messa in sicurezza dei territori stessi e degli edifici, l’efficientamento energetico, la rigenerazione urbana, le infrastrutture (soprattutto strade e scuole).
A seguire, ti offro una sintesi dei provvedimenti rivolti agli Enti locali nella Legge di Bilancio 2020.
Efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile
Per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024, sono assegnati ai comuni, nel limite complessivo di 500 milioni di euro annui, contributi per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile.
I contributi sono attribuiti ai comuni, sulla base della popolazione residente al 1° gennaio 2018, entro il 31 gennaio 2020, con decreto del Ministero dell’interno. In forma graduale, si va dai 50mila euro per i comuni fino a 5mila abitanti ai 250mila euro per i comuni con oltre 250mila abitanti.
Investimenti per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio
La nuova legge di bilancio interviene sulla disciplina, dettata dalla legge di bilancio 2019, relativa alla concessione ai comuni di contributi per realizzare opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio. L’obiettivo è di incrementare (da 4,9 a 8,8 miliardi di euro) gli stanziamenti per la concessione dei contributi, includere l’efficientamento energetico degli edifici tra le opere finanziabili, e modificare i termini di affidamento dei lavori e le modalità di assegnazione dei contributi. L’orizzonte temporale è stato esteso fino al 2034.
E’ prevista la riduzione del 5% dei contributi, in caso di mancata approvazione del Piano urbanistico attuativo (P.U.A) e del Piano di eliminazione barriere architettoniche (P.E.B.A) entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
Rigenerazione urbana
La Legge di Bilancio 2020 ha previsto, per gli anni dal 2021 al 2034, l’assegnazione (per un totale di 8,5 miliardi di euro) di contributi ai comuni per progetti di rigenerazione urbana. Gli obiettivi sono:
- la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;
- il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
I criteri e le modalità di riparto e monitoraggio dei contributi sono stati demandati ad un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che dovrà essere emanato entro il 31 gennaio 2020.
Le risorse sono così suddivise per le singole annualità:
- 150 milioni di euro nell’anno 2021;
- 250 milioni di euro nell’anno 2022;
- 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024;
- 700 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034.
Fondo per lo sviluppo sostenibile e infrastrutturale dei comuni
E’ stato istituito e disciplinato un fondo, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, per investimenti nei comuni, con una dotazione di 400 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034, nei seguenti settori:
- edilizia pubblica,
- viabilità,
- dissesto idrogeologico,
- prevenzione del rischio sismico,
- beni culturali e ambientali.
Nel caso di mancata approvazione del Piano urbanistico attuativo (P.U.A) e del Piano di eliminazione barriere architettoniche (P.E.B.A), entro il 31 dicembre dell’anno precedente, è prevista la riduzione del 5% dei contributi attribuiti.
Progettazione per la messa in sicurezza del territorio
In Legge di Bilancio è stata prevista, per favorire gli investimenti, l’assegnazione a tutti gli enti locali (non più solo ai comuni) di contributi destinati alla spesa di progettazione definitiva ed esecutiva per interventi di:
- messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico,
- messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio degli enti,
- messa in sicurezza di strade.
I contributi sono così suddivisi: 85 milioni di euro per l’anno 2020, 128 milioni di euro nell’anno 2021, 170 milioni di euro per l’anno 2022 e 200 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2023 al 2034.
Fondo per edifici destinati ad asili nido, scuole dell’infanzia
E’ stato creato un fondo per finanziare opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici, proprietà dei comuni, destinati ad asili nido, scuole dell’infanzia e servizi per le famiglie
Il fondo è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno, con una dotazione pari a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e di 200 milioni di euro annui per il periodo 2024-2034.
Viene stabilita una priorità, nell’ambito degli interventi sopra citati, per le strutture ubicate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, con la specifica che i progetti interessati possono riguardare anche la riconversione di spazi di scuole dell’infanzia oggi inutilizzati.
Scambio sul posto di energia da fonti rinnovabili per l’edilizia residenziale pubblica
Questa norma è nata per incentivare l’utilizzazione dell’energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili e fornire un sostegno alle fasce sociali più disagiate.
Essa consente agli enti pubblici – strumentali e non – delle regioni che si occupano di edilizia residenziale pubblica convenzionata, agevolata e sovvenzionata di usufruire, a determinate condizioni, del meccanismo dello scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta dagli impianti di cui sono proprietari, senza limite di potenza, a copertura dei consumi di utenze proprie degli enti strumentali e delle utenze degli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica. Rimane comunque fermo il pagamento, nella misura massima del 30% dell’intero importo, degli oneri generali del sistema elettrico.
Risorse per le regioni a statuto ordinario per la realizzazione di opere pubbliche
La norma, rispetto alla legge di bilancio precedente, aumenta di 2,4 miliardi di euro le risorse per le regioni a statuto ordinario per la realizzazione di opere pubbliche per:
- la messa in sicurezza degli edifici e del territorio,
- viabilità,
- rigenerazione urbana,
- riconversione energetica,
- infrastrutture sociali,
- bonifiche ambientali.
Sicurezza strade e scuole di Province e Città metropolitane
Questa norma prevede il finanziamento degli interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza delle strade e di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole di Province e Città metropolitane.
E’ autorizzata una spesa complessiva di 3,45 miliardi di euro nel periodo 2020-2034 (100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2034).
L’attuazione è demandata ad apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro il 31 gennaio 2020, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con i Ministri delle infrastrutture e trasporti, dell’interno e dell’istruzione e dell’università e della ricerca, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
Ulteriori misure
Per gli Enti locali, nella Legge di Bilancio 2020 sono state previste inoltre misure per:
- fondi per Province e Città metropolitane per la manutenzione della rete viaria, aumentando quanto già previsto dal Bilancio 2018;
- fondi per la sostenibilità ambientale e per le infrastrutture in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026;
- fondi per interventi nel territorio della Regione Lazio in vista della manifestazione golfistica Ryder Cup 2022.
Per conoscere tutti i provvedimenti in ambito immobiliare nell’ambito della Legge di Bilancio 2020, ti invito a leggere il mio post dedicato.
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