Il Rapporto dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite abitative nel 2023 evidenzia le criticità emerse a Roma e nel Lazio.
Le criticità nel Lazio
Il Rapporto sulle compravendite residenziali nel Lazio, pubblicato ieri dall’Agenzia delle Entrate, racconta le criticità del 2023: con 67.919 transazioni avvenute nel territorio regionale, si riscontra un calo pari a -12,5% rispetto al 2022.
I valori a livello provinciale contengono i due estremi costituiti da Roma, -13,6%, e Frosinone, che segna invece -1,8%.
Anche lo stock compravenduto registra una diminuzione, operando il confronto con il 2022, dello 0,31%.
I dati riferiti ai capoluoghi vedono cali a doppia cifra, a partire da Roma con -14,4%, mentre solo Viterbo si ferma a -9,1%.
Come sempre, la Capitale si conferma comunque regina delle compravendite, con 52.789 a livello provinciale e 34.342 come città/capoluogo.
La città di Roma è, rispetto al resto della propria provincia, anche il capoluogo che maggiormente attrae le transazioni abitative, ben il 65,1%, mentre gli altri capoluoghi costituiscono, per i territori provinciali di riferimento, valori non superiori ad un quarto del totale.
Le abitazioni scambiate nel Lazio hanno una superficie media di 97,7 m². I tagli mediamente più piccoli sono stati compravenduti nella provincia di Roma.
La classe dimensionale preferita nel Lazio è quella da 50 a 85 m², per un 38,1% delle compravendite totali.
Per quanto riguarda le quotazioni medie, a livello regionale, si denota un lieve aumento dello 0,6% per i comuni capoluogo, il cui dato medio è pari a € 2.623/m², con un leggero calo per il resto della provincia (-0,4%), che ha una quotazione media pari a € 1.270/m².
In controtendenza, quindi, rispetto alle criticità sopra descritte, il dato del 2023 per i comuni capoluogo risulta leggermente superiore, grazie soprattutto alle città di Roma e Rieti.
In provincia di Roma
Come già descritto sopra, la provincia di Roma ha raggiunto nel 2023 quasi 53mila compravendite residenziali, segnando un -13,6% rispetto al 2022.
Oltre a Roma capoluogo con più di 34mila transazioni, le maggiori aree di scambio risultano quelle del Litorale e i Castelli Romani, tutte vicine alle 4mila compravendite.
La quotazione media provinciale ammonta a € 2.290/m². Dopo Roma, che segna € 2.760/m², si colloca il Litorale nord, con € 1.810/m².
A Roma
Nella Capitale si riscontrano le criticità già sopra descritte, tanto è che le oltre 34mila compravendite del 2023 stanno a significare una diminuzione del 14,4% a confronto con il 2022.
Ai due estremi, l’area cittadina maggiormente in calo è Fuori GRA-Sud, con -31,4%, mentre quella che ha tenuto meglio è Portuense, con -3,6%.
La quotazione media a livello cittadino è di € 2.902/m² e, come l’anno precedente, i due estremi si collocano al Centro Storico (€ 5.780/m²) e alla zona Fuori GRA-Est (€ 1.737/m²).
Dando uno sguardo all’Asse Colombo-Ostiense-Litorale, si osserva che le 2.734 transazioni residenziali del 2023 hanno portato ad un -15,5% a confronto con il 2022.
La zona di Ostia rimane quella con più scambi (916), seguita da Acilia Sud (524) e Infernetto (386).
La quotazione media riscontrata nell’Asse Colombo-Ostiense-Litorale è pari a € 2.199/m², per un aumento dell’1,3% rispetto al 2022.
In prospettiva
I dati sulle compravendite residenziali del 2023 nel Lazio e a Roma confermano le criticità emerse a livello nazionale, nel senso che gli scambi sono calati in maniera significativa, pur con le differenziazioni dovute alle singole zone.
Nei prossimi giorni l’Agenzia delle Entrate pubblicherà i dati sul primo trimestre 2024, sarà quindi interessante vedere quali saranno gli sviluppi riscontrabili. Come sempre, avrò cura di raccontarli qui sul mio blog.
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