L’economia continua a crescere, ma le prospettive rimangono incerte: la BCE ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse.
Nella seduta del Consiglio direttivo che si è tenuta ieri a Firenze, la Banca Centrale Europea (BCE) ha di nuovo stabilito di lasciare invariati i tassi.
La BCE rileva come l’inflazione sia prossima all’obiettivo del 2% a medio termine, così come l’economia, nonostante le difficoltà a livello mondiale, stia mantenendo una tendenza di crescita.
Allo stesso tempo, la Presidente Christine Lagarde ha affermato ieri che “le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale”.
Il board della BCE ha optato per l’invarianza dei tassi di interesse, pertanto quelli sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale rimangono, rispettivamente, al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%.
Nel ribadire che continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, il Consiglio direttivo della BCE ha puntato l’attenzione sulle prospettive economiche, decidendo un nuovo stand-by sui tassi, e continuerà a comprendere passo dopo passo cosa succederà a livello internazionale, agendo di volta in volta di conseguenza.
Nel frattempo, l’ultima analisi dell’Associazione Bancaria Italiana sui tassi applicati in Italia ha evidenziato che, nello scorso mese di settembre, il tasso medio sui nuovi mutui per l’acquisto delle abitazioni era del 3,25%, in leggero calo rispetto al 3,28% della precedente rilevazione.
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