Pubblicate dall’Agenzia delle Entrate le istruzioni per l’accesso al contributo sul superbonus per chi ha basso reddito.
Il provvedimento per chi ha basso reddito
In seguito alla pubblicazione del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’Agenzia delle Entrate ha emesso un provvedimento che contiene le istruzioni per accedere al contributo, dedicato alle persone fisiche a basso reddito che hanno eseguito interventi edilizi con il superbonus 70%.
Il fondo destinato a questo contributo, come indicato dal decreto del MEF, è complessivamente di 16.441.000 euro e sarà erogato dall’Agenzia delle Entrate.
I termini per fare domanda
La scadenza per fare domanda è fissata al 31 ottobre prossimo e potrà essere presentata direttamente dal contribuente o da intermediario delegato alla consultazione del cassetto fiscale. L’Agenzia delle Entrate, con uno specifico avviso, renderà nota la data a partire dalla quale sarà possibile fare richiesta.
I requisiti
A seguire, riporto la parte del testo delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate con l’elenco dei requisiti richiesti (tutti necessari per ottenere il contributo):
• il richiedente è una persona fisica che non agisce nell’esercizio di attività di impresa, arte o professione;
• il richiedente ha un reddito di riferimento per l’anno di imposta 2023 non superiore a 15.000 euro, determinato ai sensi dell’articolo 119, comma 8-bis 1, del decreto Rilancio;
• il richiedente ha sostenuto tra il 1° gennaio 2024 e il 31 ottobre 2024 spese relative agli interventi edilizi previsti all’articolo 119, comma 8-bis, primo periodo, del decreto Rilancio, detraibili dall’Irpef con percentuale del 70%;
• gli interventi edilizi predetti sono stati effettuati sull’unità immobiliare per la quale si richiede il contributo e/o sulle parti comuni condominiali dell’edificio di cui tale unità immobiliare fa parte, sulla quale il richiedente ha titolo di possesso (proprietà o altro diritto reale di godimento) o di detenzione;
• gli interventi edilizi predetti devono aver raggiunto, alla data del 31 dicembre 2023, uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60%, asseverato ai sensi dell’articolo 119, comma 13, del decreto Rilancio e oggetto di opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito ai sensi dell’articolo 121, comma 1, lettere a) e b), del medesimo decreto, debitamente comunicata nei termini previsti all’Agenzia delle entrate e accettata dal cessionario.
Il contributo spettante
Segnalo, inoltre, che l’importo del contributo richiesto non può essere superiore al 30% delle spese ammesse. Considerando che il tetto massimo di spesa è determinato in 96.000 euro, non sarà possibile richiedere più di 28.800 euro.
Sarà poi compito dell’Agenzia delle Entrate determinare il contributo spettante, tenendo conto che le risorse stanziate (16,441 milioni di euro) “sono ripartite in base al rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e quello complessivo dei contributi richiesti. Le percentuali di ripartizione saranno comunicate, entro il prossimo 30 novembre, con un ulteriore provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate”.
In caso di contributo non spettante (del tutto o in parte), l’Ente fiscale lo recupererà in base a quanto stabilito dalla legge, ma è consentita la regolarizzazione spontanea da parte del contribuente.
In prospettiva
Il superbonus il prossimo anno scenderà ulteriormente, arrivando all’aliquota del 65%.
In attesa di conoscere se e come saranno modificati per il 2025 anche gli altri bonus per l’edilizia e la casa, ti segnalo il mio post sulle detrazioni attive fino alla fine del 2024.
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