Il parere del Politecnico di Torino offre un via libera condizionato alla realizzazione dello Stadio della Roma a Tor di Valle.
L’iter per la realizzazione dello Stadio a Tor di Valle ha vissuto una nuova tappa martedì scorso, nell’ambito della presentazione dell’“Analisi e Valutazione degli aspetti di trasporto del progetto del nuovo Stadio di Roma”, compiuta dal Politecnico di Torino.
“Lo Stadio si fa”
La Sindaca di Roma, Virginia Raggi, il prof. ing. Bruno Dalla Chiara, referente del Politecnico, ed il Presidente di Roma Servizi per la Mobilità Stefano Brinchi hanno illustrato e commentato il documento inerente la viabilità connessa al nuovo Stadio di Roma.
La Sindaca Raggi ha espresso risoluto ottimismo sulla realizzazione del nuovo Stadio, tanto da affermare che “i proponenti potranno aprire i cantieri già entro l’anno”, ribadendo che il progetto è molto ambizioso e porta circa un miliardo di euro di investimenti alla città.
La Raggi, riferendosi alla tematica del trasporto e della viabilità connessa all’opera, ha citato le due linee ferroviarie, la Roma-Lido e la Roma-Fiumicino (FL1) come assi portanti che saranno oggetto di potenziamento.
L’analisi del Politecnico di Torino
Il parere del Politecnico, come specificato dalla Sindaca, non era obbligatorio, ma è stato richiesto a suo tempo dalla stessa Raggi, per avere una visione ancora più completa e sostanziale sul tema, nonostante l’approvazione (con prescrizioni) già avvenuta in Conferenza dei Servizi e pur avendo ottenuto il nulla osta della Procura alla prosecuzione dell’iter.
La relazione del Politecnico di Torino, pubblicata da martedì pomeriggio sul sito di Roma Capitale, contiene quindi un parere positivo, ma subordinato alla necessaria realizzazione di una serie di interventi.
Il Politecnico afferma infatti nel documento che il traffico automobilistico, già pesante di per sé, possa aggravarsi in maniera inaccettabile.
Sono tre gli aspetti dell’intensità del traffico veicolare su cui lo studio invita alla non accettazione passiva:
- la possibilità di intaccare la produttività di chi usa l’auto per necessità;
- l’incidenza sui consumi energetici;
- l’impatto atmosferico delle autovetture.
Lo studio del Politecnico, a pagina 35, tra l’altro spiega l’uso del termine “catastrofico” tra virgolette, intendendolo come quadro di una situazione che “si consiglia fortemente di evitare”, per le possibili conseguenze sopra elencate, anche con riferimento agli obiettivi europei di medio-lungo termine in materia di trasporti.
Ok lo stadio, a condizione che…
Il rapporto chiude quindi con una prescrizione molto chiara, elencando gli interventi da attuare necessariamente, che “includono soprattutto l’ambito ferroviario (Roma-Lido, FL1), ma anche nel complesso un’offerta plurimodale (pedonale, con biciclette su percorsi sicuri, con TPL, ecc.), supportata da “ITS” (Intelligent Transport Systems), anche in relazione alla gestione della sosta”.
Nell’Analisi del Politecnico c’è poi un riferimento al PUMS, il redigendo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Roma Capitale, illustrato dal Presidente Stefano Brinchi.
Il PUMS, secondo gli esperti del polo torinese, dovrebbe integrare la viabilità per il nuovo Stadio, in modo da offrire un beneficio all’intera collettività e non solo all’utenza degli eventi che si svolgeranno a Tor di Valle.
I perni su cui costruire la viabilità efficace intorno al nuovo stadio sono quindi le ferrovie Roma-Lido e FL1, con le rispettive stazioni di Tor di Valle e di Magliana. A partire dal rafforzamento di queste, il Politecnico invita ad adottare un’offerta plurimodale di trasporto.
Senza tutto questo, lo scenario è “catastrofico”, come evocato nel rapporto. Adottando le misure sopra descritte, invece, si otterrebbero risultati positivi per tutti i cittadini.
L’iter del nuovo Stadio di Roma perciò prosegue e sarà mia cura, come sempre, continuare a raccontarti gli sviluppi di questa trasformazione di un quadrante di Roma, che ha comunque riflessi sull’intera città, per tutti i cittadini.
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