L’Agenzia delle Entrate fa il punto sulla possibilità di usufruire del bonus ristrutturazioni da parte di un convivente di fatto.
Nel rispondere al quesito di un contribuente su Fisco Oggi, l’Agenzia delle Entrate ribadisce le regole e le opportunità per accedere alla detrazione sulla ristrutturazione edilizia.
Il caso di specie vede un convivente di fatto che chiede lumi sulla possibilità di usufruire del bonus edile per le ristrutturazioni, in quanto ne sta pagando le spese, tra l’altro per un’abitazione acquistata dal compagno, diversa dall’abitazione principale della coppia.
L’Ente fiscale ha confermato che, pagando le relative spese, la detrazione è usufruibile anche dal convivente di fatto del possessore (o detentore) dell’immobile, anche se non c’è un contratto di comodato e in base a quanto previsto per un familiare convivente.
Anche se l’immobile interessato dai lavori non è adibito ad abitazione principale, l’importante è che sia una delle case in cui si esplica il rapporto di convivenza.
L’Agenzia delle Entrate, per lo status di convivente, fa riferimento alla specifica legge, la n. 76 del 2016.
Tale status, per godere del bonus edile, deve verificarsi già all’attivazione della procedura o alla data di avvio lavori, e deve sussistere quando vengono effettuate le spese da portare poi in detrazione.
All’indomani dell’entrata in vigore della legge sulle unioni civili, l’Agenzia delle Entrate era già intervenuta per chiarire l’impatto di questa normativa sulle detrazioni fiscali: puoi leggere un mio post dell’epoca dedicato a ristrutturazioni ed ecobonus.
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