Ri-animare i Comuni, partendo dall’idea di rivitalizzare i centri storici: questo è quello che sta avvenendo in sei città della Toscana, questo è Pop Up Lab.
I Comuni coinvolti sono sei: Campi Bisenzio (FI), Cascina (PI), Castelfranco di Sotto (PI), Empoli (FI), Monteverdi Marittimo (PI) e Quarrata (PT), e sono di diversa grandezza e tipologia. In collaborazione con la Regione Toscana (Autorità per la Partecipazione) e diversi partner, stanno attuando specifici progetti, coinvolgendo privati e associazioni.
Le risorse finanziarie sono per il 60% messe in campo dalla Regione Toscana – che finanzia e promuove progetti che mettono al centro la partecipazione – e per il 40% dai Comuni coinvolti.
La regia e la gestione di questa iniziativa è a cura dell’associazione POPUP, il cui presidente è Cristian Pardossi, già Assessore all’Urbanistica a Castelfranco di Sotto e la cui esperienza è stata utile anche per coinvolgere gli altri comuni. Le notizie di dettaglio mi sono state fornite gentilmente da una socia di POPUP, Silvia Givone, che ringrazio per la collaborazione. L’Associazione POPUP lavora in sinergia con la cooperativa Sociolab, che amplia e arricchisce le competenze necessarie a portare avanti il lavoro di rete e mobilitazione nei Comuni.
Si rimettono in gioco spazi pubblici in disuso, offrendoli per un mese in comodato d’uso o affitto gratuito, si organizzano iniziative culturali, si promuove la nascita di nuove attività economiche, con uno sguardo di attenzione rivolto in particolare ai giovani:
- a Campi Bisenzio nel dicembre scorso è partita la mobilitazione nel segno dei giovani, per riavvicinarli al centro storico, favorendo lo sviluppo dell’imprenditorialità;
- a Cascina in aprile si punterà su arte, gusto e artigianato di qualità;
- nello scorso mese di marzo a Castelfranco di Sotto è stata dichiarata “guerra” alle saracinesche abbassate, per dare nuova vita alla città;
- Empoli a dicembre ha puntato decisamente sulla rivitalizzazione del centro storico dal punto di vista commerciale, stimolando imprenditorialità a livello locale, ma ospitando anche commercianti dei vicini Comuni colpiti dall’alluvione avvenuta a settembre;
- natura, territorio e turismo saranno le parole d’ordine di Monteverdi Marittimo, per prolungare la stagione e l’accesso ai servizi turistici, aumentandone la qualità;
- a Quarrata nel mese di marzo sarà dato spazio ad attività di coworking, nel segno della sostenibilità ambientale, utilizzando gli spazi lasciati vuoti dai mobilifici.
Quanto è già avvenuto nel 2014 è andato oltre le aspettative, per partecipazione e risultati raggiunti. Adesso i promotori stanno lavorando per dare continuità, per esempio, alle attività commerciali, e quindi stanno studiando, in collaborazione con la Regione, la possibilità di trasformare gli shop temporanei in co-selling, soluzione che permetterebbe a più commercianti di poter condividere lo stesso negozio, ammortizzando quindi le spese di affitto e gestione. Questo ovviamente richiede dei cambiamenti ai regolamenti del commercio e Silvia Givone afferma che la Regione sta dimostrando sensibilità sul tema.
I primi risultati positivi hanno suscitato, tra l’altro, anche l’interesse di un’altra decina di Comuni. Più in generale, il Pop Up Lab è la conferma pratica di come possano funzionare iniziative complesse in cui sono coinvolte Istituzioni diverse insieme ai privati, ai cittadini e alle associazioni: ciò sta accadendo grazie al fatto che ogni ente coinvolto riveste il suo ruolo rispettando quello altrui e quindi favorendo e fortificando la causa comune.
In questo periodo, fervono i preparativi per il 2015 a Cascina, Monteverdi Marittimo e Quarrata. Possono essere proposte attività da privati e associazioni tramite la call for ideas che si può consultare e compilare sul sito dedicato e la cui scadenza è prevista per il 6 febbraio.
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