Approvata definitivamente dal Senato la Legge di delegazione europea 2019-2020, che contiene diverse prescrizioni sulle fonti rinnovabili.
Il Senato, il 20 aprile 2021, ha approvato definitivamente la Legge di delegazione europea 2019-2020.
In essa, sono contenute norme per il recepimento di diverse Direttive europee. Tra queste, ci sono due articoli interamente dedicati all’attuazione della Direttiva UE 2018/2001 (promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili) e della Direttiva UE 2019/944 (norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica).
Nella Legge di delegazione europea sono stati stabiliti principi e criteri direttivi riguardanti le fonti rinnovabili ed il loro utilizzo.
L’attuazione della Direttiva UE 2018/2001
In sintesi, i principali criteri per l’attuazione della Direttiva UE 2018/2001:
- prevedere una disciplina per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili nel rispetto delle esigenze di tutela culturale, ambientale e del paesaggio;
- riordinare e semplificare la normativa vigente in materia di configurazioni per l’autoconsumo, ivi incluse quelle inerenti ai sistemi efficienti di utenza e allo scambio sul posto, con l’obiettivo di favorire la realizzazione di tutti i sistemi di autoconsumo, anche collettivi, da fonti rinnovabili;
- favorire e promuovere la progressiva installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili negli edifici esistenti;
- individuare misure incentivanti per la promozione delle comunità di energia rinnovabile volte a favorire la partecipazione delle comunità locali alla realizzazione degli impianti;
- prevedere misure per agevolare il massimo utilizzo dell’energia producibile da fonti rinnovabili, anche favorendo la diffusione e l’uso di sistemi di accumulo dell’energia, compresi i veicoli elettrici;
- semplificare e stimolare il ricorso a strumenti, aggiuntivi ai meccanismi di incentivazione economica, per incrementare il consumo di energia da fonti rinnovabili, inclusi gli accordi di compravendita di energia elettrica da fonti rinnovabili a lungo termine;
- introdurre misure per la razionalizzazione, la valorizzazione e l’incremento della produzione del parco di impianti a fonti rinnovabili esistente;
- introdurre misure per la promozione dell’utilizzo di energia elettrica rinnovabile per la ricarica di veicoli elettrici e introdurre misure di semplificazione per la costruzione e l’esercizio delle relative infrastrutture;
- riordinare e semplificare la normativa vigente in materia di procedure di qualificazione degli installatori di impianti a fonti rinnovabili.
L’attuazione della Direttiva UE 2019/944
In sintesi, i principali criteri per l’attuazione della Direttiva UE 2019/944:
- definire la disciplina relativa alle comunità energetiche dei cittadini, attive nell’ambito della generazione, dell’approvvigionamento, della distribuzione, dell’accumulo, della condivisione, della vendita di energia elettrica e della fornitura di servizi energetici, ivi inclusi i servizi di efficienza energetica e di ricarica dei veicoli elettrici, valorizzando la rete elettrica esistente e assicurando un’adeguata partecipazione ai costi di sistema;
- aggiornare e semplificare il quadro normativo in materia di configurazioni per l’autoconsumo, di sistemi di distribuzione chiusi e di linee dirette, disciplinando le modalità e gli obblighi di servizio pubblico e prevedendo un’adeguata partecipazione ai costi di sistema e di rete;
- definire il quadro normativo semplificato per lo sviluppo e la diffusione dei sistemi di accumulo e per la partecipazione degli stessi ai mercati dell’energia elettrica e dei servizi;
- definire una disciplina unica in materia di comunità energetiche, autoconsumo collettivo e sistemi di accumulo e prevedere, nel rispetto della sicurezza del sistema, l’avvio di sperimentazioni per un graduale passaggio a un sistema di auto-dispacciamento;
- aggiornare il quadro normativo delle misure per implementare la protezione dei clienti vulnerabili e in condizioni di povertà energetica;
- indirizzare i princìpi tariffari verso una tariffazione dinamica dell’energia elettrica, riducendo la parte di componenti fisse delle fatture per l’energia elettrica.
In prospettiva
Nelle misure della Legge di delegazione europea sono contenute precise prescrizioni per il Governo, soprattutto in merito all’utilizzo delle fonti rinnovabili e dell’attivazione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo.
In particolare, mi sembra interessante il complesso delle norme che dovranno essere adottate per facilitare ai cittadini l’installazione degli impianti e la possibilità di fare comunità per produrre e condividere energia.
Si tratta, adesso, di monitorare i passi del Governo, cui è stata delegata dal Parlamento l’azione normativa. Avrò quindi cura, come sempre, di pubblicare qui sul mio blog i relativi aggiornamenti.
Sulle comunità energetiche e i gruppi di autoconsumo, ti invito a consultare la pagina che ho dedicato a queste opportunità.
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