Sono diverse le misure per la casa e l’edilizia contenute nel Decreto Crescita, che pochi giorni fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento
Il Decreto Crescita (DL 34 del 30/4/2019) è diventato legge – la n. 58/2019 – con l’approvazione definitiva avvenuta in Senato il 27 giugno scorso e con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 151 del 29/6/2019.
A seguire, ti offro una sintetica descrizione delle misure per la casa e l’edilizia contenute nella Legge 58, entrata in vigore il 30 giugno scorso.
Comunicazione proroga della cedolare secca
Nel Decreto Crescita è stata disposta l’eliminazione delle sanzioni, alla proroga del contratto di locazione, in caso di mancata comunicazione dell’opzione della cedolare secca.
Durata rinnovo contratto locazione concordato
La legge contiene una norma in base alla quale viene interpretata autenticamente la questione del rinnovo dei contratti di locazione a canone concordato (3+2): in mancanza della comunicazione di rinuncia, il contratto è rinnovato tacitamente, per ogni scadenza, per un ulteriore biennio.
Rifinanziamento Fondo garanzia mutui
Con una dotazione di 100 milioni è stato rifinanziato il Fondo di garanzia per i mutui: sull’argomento puoi leggere il mio post dedicato.
Codice identificativo per gli affitti brevi
E’ stata istituita, presso il Ministero delle politiche agricole e del turismo, la banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi, con l’intento di migliorare l’offerta turistica, la tutela dei turisti e per il contrasto di forme irregolari di ospitalità. Le strutture e gli immobili inseriti in banca dati saranno identificati da un codice alfanumerico, che dovrà essere utilizzato per comunicare e promuovere l’offerta dei servizi all’utenza. L’inosservanza di tale disposizione da parte dei titolari delle strutture ricettive, dei mediatori immobiliari e dei gestori di portali telematici comporterà una sanzione che andrà da 500 a 5.000 euro, maggiorata del doppio in caso di reiterazione della violazione.
Imposte sui canoni non riscossi
Per i contratti di locazione abitativa stipulati a partire dal 2020, i canoni non riscossi non concorreranno a formare il reddito del locatore purchè la mancata percezione sia comprovata dall’intimazione di sfratto per morosità o dall’ingiunzione di pagamento. Dal 2020 cambia quindi la disposizione per cui ad oggi, invece, per evitare di pagare le tasse sui canoni non riscossi, bisogna attendere la conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida dello sfratto per morosità, con un credito d’imposta relativo alle tasse pagate su quanto non incassato.
Case antisismiche
Il bonus per l’acquisto di case antisismiche è stato esteso alle zone 2 e 3: su questo puoi leggere il mio post specifico.
Aumenta la deducibilità IMU per gli immobili strumentali
La deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali crescerà gradualmente, fino ad essere del 100% dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022. Fino ad allora, considerando che attualmente l’Imu è deducibile al 40%, la crescita di tale agevolazione avverrà in questo modo:
- 50% per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018;
- 60% per il periodo di imposta successivo a quello in corso, rispettivamente, al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020;
- 70% per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2021;
- 100% dal 2023 in poi.
Sostituzione e valorizzazione edilizia
Sono state estese le condizioni per poter usufruire dell’incentivo e su questo puoi leggere il mio post.
Scadenza dichiarazione IMU
I termini per la presentazione della dichiarazione Imu e Tasi passa dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si è creato il presupposto impositivo.
Limitazioni all’obbligo di dichiarazione IMU e TASI
Per gli immobili dati in comodato gratuito a genitori o figli e per quelli locati a canone concordato è stato tolto l’obbligo della dichiarazione Imu/Tasi.
Sconto sul corrispettivo per eco e sisma bonus
Le detrazioni per eco e sisma bonus possono diventare sconto in fattura: leggi il mio post dedicato.
Esenzione TASI per immobili da vendere
Dal 1° gennaio 2022 gli immobili che le imprese costruttrici hanno destinato alla vendita sono esenti dalla Tasi, finchè permane quella destinazione e purchè non siano locati.
Sostegno alle imprese edili
Per le piccole e medie imprese del settore edile in difficoltà e titolari di crediti verso la PA è stato previsto l’accesso al fondo di garanzia per le PMI.
Il Decreto Crescita contiene molte disposizioni, che toccano ambiti diversi dell’immobiliare. Come sempre, avrò cura di monitorare e riportare qui sul mio blog le evoluzioni di questa normativa.
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