Il bonus elettrodomestici è la nuova misura contenuta nella Legge di Bilancio 2025 per favorire competitività, efficienza e riciclo.
È stato inserito nell’ultima Manovra, recentemente approvata al Senato, un nuovo bonus elettrodomestici, che sarà attivo per tutto il 2025.
La norma prevede un contributo per l’acquisto di nuovi elettrodomestici, almeno di classe B e prodotti nell’Unione Europea, con il contestuale smaltimento dell’apparecchio sostituito.
Il contributo sarà concesso in misura non superiore al 30% del costo d’acquisto per un solo elettrodomestico, per un importo massimo di 100 euro, elevabile a 200 euro se il nucleo familiare ha un ISEE inferiore ai 25mila euro annui.
Con questo bonus elettrodomestici, il Governo intende favorire la competitività del sistema produttivo, incrementare l’efficienza energetica in ambito domestico e il corretto smaltimento e riciclo degli apparecchi obsoleti.
È stato istituito un Fondo ad hoc, per sostenere questa misura, pari a 50 milioni di euro per l’anno in corso.
Entro i primi giorni del prossimo mese di marzo, il Ministro delle imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, dovrà emanare un decreto per definire criteri, modalità e termini per l’erogazione del contributo.
Tornando alla Legge di Bilancio 2025, se vuoi conoscere le altre misure relative al settore immobiliare, puoi leggere il mio post dedicato.
Aggiornamento del 24 aprile 2025
Con il Decreto Bollette approvato ieri al Senato, il bonus elettrodomestici ha subìto qualche modifica. Non c’è più l’obbligo di acquistare un prodotto che sia almeno di classe B, ma è sufficiente che il vecchio elettrodomestico sia di classe inferiore al nuovo. Inoltre, la gestione dei pagamenti sarà tramite la piattaforma PagoPA. Si è, comunque, ancora in attesa del decreto per la definizione dei criteri e delle modalità per l’assegnazione del contributo.
Aggiornamento del 5 settembre 2025
È stato firmato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze il decreto attuativo che “disciplina i criteri e le modalità per la concessione del contributo”. Puoi scaricare il provvedimento cliccando qui.
A questo punto il decreto attuativo dovrà essere esaminato dai competenti Organi di controllo e, quindi, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dovranno essere emessi i provvedimenti dirigenziali del Ministero per stabilire tempistiche, modalità e controlli.
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