La Regione Lazio ha emanato il nuovo regolamento che disciplina la concessione gratuita di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.
E’ importante a mio avviso che i beni confiscati alla criminalità organizzata trovino uno sbocco pro-positivo, un utilizzo che sia a beneficio dei cittadini e del territorio. E’ un passaggio di costruzione verso un futuro in cui auspicare che, da beni criminali, questi immobili possano (e debbano) tornare ad essere beni comuni.
Con la Deliberazione n. 127 del 21/3/2017 la Regione Lazio approva il nuovo regolamento sui beni confiscati, in base all’articolo 48, comma 3, lettera c) del D.Lgs. 159/2011, il Codice delle leggi antimafia.
Nel comma 3, difatti, è previsto che gli enti territoriali possono, anche consorziandosi, amministrare direttamente il bene oppure “sulla base di apposita convenzione, assegnarlo in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad associazioni di volontariato, di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, a cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, nonché alle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modifiche, e agli operatori dell’agricoltura sociale riconosciuti ai sensi delle disposizioni vigenti”.
In considerazione anche del fatto che, nel maggio scorso, ha acquisito altri immobili sequestrati alla criminalità dall’apposita Agenzia Nazionale, la Regione Lazio ha intenzione di indire uno o più bandi per assegnarli in base a quanto espresso sopra.
Degli avvisi pubblici se ne occuperà la Direzione regionale attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza, che è l’organo che ha sostituito l’ABECOL, l’Agenzia per i beni confiscati alle organizzazioni criminali nel Lazio, soppressa nel 2014.
La Regione, in base alla tipologia di immobili, ha stabilito che sia eventualmente data priorità a progetti per le persone con disabilità, con percorsi abitativi per una maggiore autonomia.
La Deliberazione contiene in allegato due elenchi di immobili da mettere a bando per l’assegnazione. Si tratta di fabbricati e terreni, situati nelle province di Roma e Latina. Ci sono fabbricati di varie tipologie, come appartamenti, ville, box e magazzini, mentre i terreni sono soprattutto seminativi, uliveti o di ente urbano.
Per i terreni in provincia di Latina, la Regione dà mandato alla Direzione di promuovere specifici protocolli d’intesa e convenzioni con enti locali, scuole (in particolare istituti tecnici agrari) e altri enti pubblici.
Con l’occasione, segnalo che nello scorso mese di luglio è stata siglata, da attori pubblici e privati, un’intesa sui beni confiscati nel Lazio.
_________________________________________________
Lascia un commento