L’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato oggi la Nota relativa all’andamento delle compravendite immobiliari nel III trimestre 2014.
Il rapporto contiene dati inerenti il settore residenziale (per macro aree geografiche e per le metropoli) e non residenziale (terziario, commerciale e produttivo). Come specificato nella “Premessa”, i volumi di compravendita, in particolare, sono conteggiati sulla base delle unità immobiliari, oggetto di transazione a titolo oneroso, normalizzate rispetto alla quota di proprietà trasferita (cioè la compravendita di un 50% di proprietà viene contata come 0,5 transazioni). Inoltre, i dati dell’OMI differiscono da quelli che l’Istituto Nazionale di Statistica diffonde nella pubblicazione “Compravendite immobiliari e mutui” in quanto i dati dell’ISTAT si riferiscono al numero di convenzioni contenute negli atti notarili, che possono riguardare anche più unità immobiliari.
Vi presento sinteticamente quelli che sono a mio avviso i principali aspetti desunti dal documento dell’OMI.
Il mercato immobiliare italiano torna a crescere, con un tasso tendenziale riguardante il totale delle compravendite pari al +3,6%, per quasi 207.000 transazioni registrate.
Il settore residenziale, rispetto al III trimestre 2013, torna in segno positivo: +4,1%. Il dato nazionale positivo è coerente con quello delle macro aree geografiche: Nord +4,3%, Centro +4,5%, Sud +3,6%. Le compravendite di abitazioni nelle otto maggiori città italiane registra complessivamente il +9,6%. Spiccano le performance positive di Firenze e Bologna, ma sono significativi anche quelle di Milano e Roma (rispettivamente +6,8% e +11,8%) che, come noto, costituiscono i due mercati più grandi. Nel resto della provincia di Roma, assistiamo ad un moderato rialzo (+1,2%). Anche nella città di Napoli torna finalmente il segno positivo.
I settori commerciale e produttivo e le pertinenze a livello nazionale sono anch’essi in segno positivo. Nel commerciale, spiccano Napoli e Bologna, ma buoni risultati sono stati raggiunti anche a Milano e Roma.
Il terziario rimane in ambito negativo (-2%), ma comunque in ripresa rispetto ai periodi precedenti, grazie soprattutto ai dati relativi a Napoli e Roma (+43,1% e +37,0%).
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