I dati sull’inflazione sono ancora contrastanti: la BCE nella riunione di ieri è rimasta cauta, lasciando di nuovo invariati i tassi.
Quinta pausa consecutiva: questo è il risultato del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) svoltosi ieri.
La BCE, quindi, rimane cauta nella politica monetaria. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca Centrale rimarranno invariati, rispettivamente, al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.
La BCE ha mantenuto la linea cauta sui tassi dato che, da un lato, sta osservando il calo dell’inflazione su beni e alimentari, ma, dall’altro, “le pressioni interne sui prezzi sono forti e mantengono elevata l’inflazione dei servizi”.
Il comunicato della BCE esprime comunque l’opportunità di ridurre l’attuale livello di restrizione, se i dati sull’inflazione convergeranno in maniera stabile verso l’obiettivo del 2%.
Bisognerà quindi vedere se nella prossima riunione del Consiglio, che si terrà a giugno, la BCE passerà dall’essere cauta nel taglio dei tassi a considerazioni diverse basate su una rilevazione del fenomeno inflattivo più rassicurante. Rimane la certezza che la BCE continuerà ad avere un approccio guidato dai dati, con decisioni prese di volta in volta.
Nel frattempo, secondo quanto pubblicato nello scorso mese di marzo, l’Associazione Bancaria Italiana continua a rilevare come le banche italiane stiano già effettuando una limatura dei tassi. Il valore del tasso sui nuovi mutui per l’acquisto delle abitazioni a febbraio 2024 è sceso al 3,90%, rispetto al 3,98% di gennaio 2024 e al 4,42% del dicembre 2023.
I tassi di interesse sui mutui ormai da mesi incidono sulle dinamiche del mercato immobiliare, quindi ti invito a leggere i miei post nella categoria dedicata.
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