Nel 2016 uffici, negozi e capannoni hanno fatto registrare un notevole e contemporaneo rialzo delle compravendite, dopo anni difficili.
Oltre ai dati di crescita delle compravendite in ambito residenziale, anche terziario, commerciale e produttivo segnano un 2016 di risalita.
Il report sul settore non residenziale nel 2016 è stato elaborato dall’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con Assilea, l’Associazione Italiana Leasing.
La crescita complessiva del settore, rispetto al 2015, è stata pari a +16,1%, ed è la prima volta, da dieci anni a questa parte, che il segno più viene riscontrato contemporaneamente nei tre ambiti.
Capannoni
Dopo il forte calo del 2015, il settore produttivo registra un notevole +22,1%, per 11.1287 transazioni.
La regione trainante è la Lombardia, con il numero più alto di capannoni, la quota maggiore di mercato (più di un quarto) e la crescita maggiore (+19,6%).
A seguire, con oltre mille transazioni, ci sono Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Al centro prevale la Toscana, seguita dal Lazio, mentre al sud spiccano Puglia e Campania.
Negozi
L’aumento delle compravendite dei negozi nel 2016 è pari a +15,1%, per più di 26mila transazioni. Oltre la media nazionale, si situano Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio, Puglia e Sicilia, con la Lombardia a seguire.
Tra le grandi città, Roma e Milano hanno segnato il maggior numero di transazioni, mentre i rialzi maggiori in percentuale, seppure su volumi minori, sono stati registrati a Catania, Genova e Bari.
Le quotazioni più alte a livello regionale sono del Lazio e della Liguria, rispettivamente con € 2.264/mq. e € 2.074/mq. Se vengono considerati i capoluoghi, le regioni con le quotazioni maggiori sono Lazio e Lombardia, entrambe sopra € 2.800/mq.
Uffici
Dopo ben dieci anni di cali consecutivi, le quasi diecimila transazioni del 2016 spingono questo ambito verso una decisa ripresa, contraddistinta da un +12,3%.
La macro area trainante a livello nazionale è il Nord Ovest, che detiene una quota di mercato pari al 37%, con un margine di crescita del +17,5%. A seguire, Nord Est e Sud, mentre il Centro denota un +5,0%.
A Milano si sono verificate quasi mille transazioni, Firenze invece è stata la città più dinamica, con un 2,26% di stock compravenduto.
La quotazione media nazionale è stata pari a € 1.404/mq., in diminuzione rispetto al 2015. Gli uffici più cari si trovano nel Lazio, per un valore di € 2.125/mq., anch’esso in calo rispetto all’anno precedente.
Valore degli scambi
Gli scambi avvenuti nel 2016 nei tre ambiti sono stati pari ad un valore di 15,6 miliardi di euro, per un incremento del 15,3%, equivalente ad un recupero di più di 2 miliardi.
Leasing
Nel 2016 si denota il prosieguo della crescita dello stipulato leasing, con +16%, per un volume di finanziamenti pari ad oltre 20 miliardi di euro, per 480mila nuovi contratti stipulati.
Nel comparto del leasing immobiliare, l’Italia è il secondo mercato europeo (4 miliardi di finanziato) dopo la Francia e prima di Germania e Spagna.
L’aumento dei contratti è stato del 6,7% (per 4.257 unità), con il “da costruire” come elemento di stimolo del comparto, soprattutto per le fasce d’importo maggiori. Inoltre, il leasing immobiliare per la prima casa può costituire ulteriore opportunità per il rilancio del settore.
Il confronto tra il primo trimestre 2017 e l’analogo periodo del 2016 mostra performance positive sia per il numero di contratti stipulati (+16,3%) che per il valore (+18,4%), con un importo medio finanziato che sale a 857mila euro.
L’immobiliare costruito ha pesato per il valore (25,6%), mentre l’immobiliare da costruire si è rivelato brillante nel numero dei contratti (35,2%).
Come accennato sopra, uffici, negozi e capannoni hanno visto nel 2016 una crescita parallela a quella del settore residenziale, su cui puoi leggere il mio post dedicato.
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