I dati Istat sul primo trimestre 2018 rivelano che la flessione moderata dei prezzi delle case prosegue, con differenze tra abitazioni nuove ed esistenti.
L’Istat ha pubblicato ieri il report con i dati sui prezzi delle abitazioni nel primo trimestre 2018 e, anche in questo caso, la flessione moderata che si era mostrata nei precedenti trimestri va a consolidarsi.
Le stime preliminari fornite dall’Istituto di Statistica evidenziano come l’Ipab (Indice dei prezzi delle abitazioni) sia diminuito dello 0,1% rispetto al precedente trimestre e dello 0,4% a confronto con lo stesso periodo del 2017. Quest’ultimo dato, comunque, appare in rialzo rispetto al -1,2% dell’ultimo trimestre 2017.
La flessione moderata tendenziale dell’Ipab è da attribuirsi quasi del tutto alle quotazioni delle abitazioni esistenti, che segnano -0,8%, meglio del -1,5% del trimestre precedente.
Il dato tendenziale delle abitazioni nuove sale a +1,3%, da +0,2% del quarto trimestre 2017.
Il dato congiunturale, invece, si attribuisce totalmente al calo delle abitazioni nuove, i cui prezzi sono scesi dell’1,3%, mentre le quotazioni di quelle esistenti sono cresciute dello 0,2%.
Con questo report sul primo trimestre 2018, l’Istat ha aggiornato i pesi relativi alle abitazioni nuove ed esistenti, per determinare quanto incidano rispettivamente le due categorie nella determinazione degli indici.
Le abitazioni nuove ora pesano per il 19%, mentre quelle esistenti l’81%. Si riscontra, quindi, una notevole diminuzione del peso dovuto alle abitazioni nuove, che nel 2010 incidevano per quasi il 35%.
Come descritto sopra, i numeri forniti dall’Istat offrono in generale un quadro di flessione moderata che, nel primo trimestre 2018, prosegue e pare consolidarsi.
Questa flessione moderata, pertanto, continua a manifestarsi nei prezzi delle case, ma ciò non toglie che il segno più riesca talvolta ad emergere, ad esempio per i dati tendenziali delle abitazioni nuove.
Si tratta di un mercato che, a fronte degli ultimi anni di ripresa delle compravendite, non vede una crescita dei prezzi commisurabile ai dati positivi delle transazioni.
Come ho già commentato in precedenti post, continuerò ad osservare cosa succederà nei prossimi periodi oggetto di rilevazione statistica ufficiale (Istat e Agenzia delle Entrate), per capire se le quotazioni degli immobili, al di là che siano nuovi o esistenti, sono destinate a stabilizzarsi sui valori attuali o a recuperare decisamente terreno.
Inoltre, non mi stanco di precisare che ti offro questi dati sul mio blog per ossequio alla trasparenza, nel senso che i numeri sono quelli che sono e non vanno nascosti.
Allo stesso tempo, la vicenda della valorizzazione e quotazione di ogni singolo immobile fa sempre storia a sé, così come è vero che l’inserimento nel mercato attuale non può non tener conto anche dei fattori contestuali.
A proposito di fattori che incidono sul mercato immobiliare, ti segnalo i miei post sulla precedente rilevazione Istat sui prezzi delle abitazioni e gli ultimi dati sul tasso medio dei nuovi mutui.
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