Il calo dei prezzi delle abitazioni prosegue il trend, seppur lento, di ridimensionamento.
L’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato l’altro ieri il report sull’IPAB (indice dei prezzi delle abitazioni), relativo al IV trimestre 2015.
Questo indice, nel 2015, in media, è del -2,4%, rispetto al 2014, anno in cui la variazione media era stata invece del -4,4%. I prezzi delle tipologie di abitazioni considerate, esistenti e nuove, risultano in calo rispettivamente del 2,8% e dell’1,3%, mentre nel 2014 le diminuzioni ammontavano a 5,2% e 2,2%. L’osservazione del rallentamento del calo dei prezzi è anche su base trimestrale: nel IV trimestre 2015 il calo risulta pari a -0,2% se confrontato con il III trimestre, mentre il dato confrontato con il medesimo periodo del 2014 è pari a -0,9% (-2,3% nel precedente trimestre).
L’Istat fa anche notare come il differenziale tra variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e nuove sia diminuito, passando da 1,9 a 0,5.
In generale, pur persistendo la diminuzione dei prezzi, si nota quindi una riduzione dell’ampiezza di questo fenomeno, che sta, seppur lentamente, rientrando dall’apice negativo del I trimestre 2013 (-6,0%). Dal 2013 sono le abitazioni esistenti (da -8,1% a -1,0%) ad aver segnato un recupero più evidente, rispetto a quelle nuove.
L’Istat, inoltre, osserva come questa riduzione del calo dei prezzi stia procedendo in presenza di segnali di ripresa sul fronte delle compravendite, rilevabile dall’ultimo report dell’Agenzia delle Entrate (su questo puoi consultare il mio post dedicato).
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