Il 28 novembre 2014 l’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Nota Territoriale su Napoli, relativa all’andamento del mercato residenziale nel I semestre 2014.
Da considerare che i dati relativi alle transazioni si riferiscono a transazioni di unità immobiliari “normalizzate”, cioè le compravendite dei diritti di proprietà sono “contate” relativamente a ciascuna unità immobiliare tenendo conto della quota di proprietà oggetto di transazione; ciò significa che se di una unità immobiliare è compravenduta una frazione di quota di proprietà, per esempio il 50%, essa non è contata come una transazione, ma come 0,5 transazioni.
Vi offro uno sguardo di sintesi sul territorio di Napoli e provincia.
Partiamo con il dato complessivo della regione Campania che è negativo, rispetto al I semestre 2013: -3,5%. Difatti la sola provincia in campo positivo è quella di Salerno, con un +2,8%.
Per la città di Napoli, le transazioni sono state 2.710, per una diminuzione pari al -16,0%.
Nel periodo considerato, nella provincia di Napoli si contano 6.735 transazioni, vale a dire un calo sul corrispondente semestre del 2013 pari a -5,6%.
Osservando più nel dettaglio le macroaree diverse dal capoluogo, vi segnalo alcuni aspetti di rilievo:
- In area Acerra-Pomigliano il dato complessivo è positivo (+7,5%), trainato soprattutto dalle performance di Pomigliano d’Arco e Casalnuovo di Napoli;
- l’area Flegrea evidenzia un +6,7%, dovuto in particolare a Bacoli, Forio e Monte di Procida;
- l’area Giuglianese segna un -6,4%, coerente con il forte calo di Giugliano in Campania, nonostante l’ottimo risultato di Marano di Napoli;
- a Napoli Nord torna il segno positivo, +2,7%, grazie soprattutto ad Arzano, Casoria e Frattaminore;
- in area Nolana c’è un lieve aumento pari a +0,4%, con il calo di Marigliano compensato dal buon risultato di Nola;
- nella Penisola Sorrentina il buon +8,0% si compone grazie soprattutto a Vico Equense, Sorrento e Massa Lubrense;
- l’area Vesuviana Costiera evidenzia un +10,6% trainato specialmente da San Giorgio a Cremano, Torre del Greco e Castellamare di Stabia;
- la Vesuviana Interna invece si situa a -9,1%, spinta in basso soprattutto da Cercola, Somma Vesuviana e Volla, mentre Ottaviano e San Sebastiano al Vesuvio mostrano risultati molto positivi.
Il dato complessivo della provincia è quindi negativo – al contrario di quelli di Roma, Firenze e Milano – ma ci sono segnali di ripresa per la città di Napoli osservando gli ultimi dati nazionali.
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