Il pool delle banche europee per l’efficienza energetica ha dato vita al marchio dei mutui verdi, per dare un punto di riferimento al mercato.
Nato nell’ambito della Federazione Ipotecaria Europea, l’Energy Efficient Mortgage Label vuole essere un marchio di qualità – per consumatori, istituti di credito e investitori – nell’ambito dei mutui verdi.
Il marchio, istituito dalla Federazione nel 2020 e attivato nello scorso mese di febbraio, ha il compito di fornire una guida per chi intende investire nell’efficienza energetica degli edifici e vuole avvalersi di linee di credito dedicate.
Da febbraio scorso detengono il marchio 23 banche europee, appartenenti ad 11 Paesi (tra cui l’Italia, con 9 banche), per 17 diversi prodotti finanziari.
L’intenzione della Federazione Ipotecaria Europea è quindi di costituire, tramite il marchio, un punto di riferimento per chi vuole investire nell’efficienza energetica degli immobili, pienamente in linea con il Green Deal dell’UE.
In Europa, e non di meno in Italia, il patrimonio immobiliare è in parte vetusto e bisognoso di riqualificazione. Il marchio delle banche europee per i mutui verdi vuole quindi identificare e rendere visibili i portafogli di efficienza energetica offerti dagli istituti di credito.
Allo stesso tempo, questa iniziativa, sarà di stimolo per il miglioramento qualitativo dei prestiti offerti in chiave di riqualificazione energetica e perché gli investimenti abbiano sempre più caratteristiche di sostenibilità.
Come faccio sempre qui sul mio blog, ogni volta che mi arrivano notizie sulla riqualificazione immobiliare, ne parlo, essendo per me benvenute.
Il percorso della Federazione Ipotecaria Europea è arrivato ad una tappa cruciale, in cui un pool di banche europee (tra cui alcune banche italiane) arriva a condividere l’appartenenza ad un marchio, per rendere maggiormente visibile e migliorabile l’importante mercato dei mutui verdi.
Come sottolineato dalla stessa organizzazione, questo sviluppo progettuale si colloca nel contesto più ampio fornito dalle sfide attuali, dalla pandemia ai piani per la ripresa da attuare in Europa e nei singoli Stati. Altre sfide preesistenti a quella pandemica sono quelle relative ai cambiamenti climatici, alla povertà energetica, allo sviluppo economico e alla creazione dei posti di lavoro.
La filiera attivabile con i processi di riqualificazione energetica degli immobili è molto ampia, come sappiamo, e fornisce, in prima battuta, abitazioni più vivibili, meno costose in termini di bolletta e con accresciuti valori di mercato.
Spero quindi che il marchio delle banche europee cresca rapidamente per adesioni ed obiettivi, per un miglioramento costante dell’offerta, per facilitare sempre di più l’accesso ai mutui verdi.
Rimanendo in tema, ti segnalo il post in cui ho descritto l’importante studio EeDaPP dedicato al rapporto tra rischio creditizio e case efficienti.
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