Nell’ambito dei fringe benefits emerge una nuova norma in favore dei neoassunti che trasferiscono la propria residenza.
I fringe benefits sono una forma particolare di welfare aziendale, con cui i datori di lavoro possono fornire beni e servizi a determinate categorie di lavoratori o ad alcuni di essi, anche ad personam.
Il bonus affitto per i neoassunti
Nella Legge di Bilancio 2025, approvata definitivamente al Senato il 28 dicembre scorso, è stata inserita una norma che prevede un’esenzione dal reddito per quanto erogato dal datore di lavoro per il pagamento del canone di locazione e per la manutenzione dei fabbricati locati dai nuovi dipendenti. Questa esenzione ha un tetto di 5.000 euro, vale per i primi due anni dalla data di assunzione e non rileva ai fini contributivi.
Per godere di questo beneficio:
- i dipendenti devono essere stati assunti a tempo indeterminato nel 2025;
- il loro reddito da lavoro dipendente, nel 2024, non deve aver superato i 35mila euro;
- i neoassunti devono aver trasferito la residenza nel comune di lavoro a più di 100 chilometri di distanza dal comune della precedente residenza.
Le somme erogate per questa esenzione computano ai fini dell’ISEE e dell’accesso alle prestazioni previdenziali e sociali.
Sarà compito del neoassunto autocertificare la residenza nei sei mesi precedenti l’assunzione.
Si tratta, quindi, di una sorta di bonus affitto per i neoassunti che, fino a cinquemila euro, non concorrerà alla formazione del reddito e permetterà al lavoratore di trasferirsi ad almeno 100 km. dalla precedente residenza, avendo minori preoccupazioni per la locazione. Per il datore, oltre ai benefici fiscali e contributivi nell’erogazione dei fringe benefits, c’è la possibilità di creare un contesto lavorativo migliore, diventando più attraente per gli attuali e i futuri neoassunti.
I fringe benefits per utenze, canoni e interessi sui mutui
Sempre nell’ambito della Manovra 2025, oltre a quanto descritto sopra, vengono ridefiniti i tetti per i fringe benefits in favore dei dipendenti, per il pagamento delle utenze domestiche, per i canoni di locazione e per gli interessi sul mutuo per l’abitazione principale.
Questa misura varrà per il triennio 2025-2027 ed è previsto un limite di 1.000 euro, elevabile a 2.000 euro per dipendenti con figli fiscalmente a carico.
A proposito di Legge di Bilancio 2025, se vuoi conoscere le altre misure previste per il settore immobiliare, puoi leggere il mio post dedicato.
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