L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le statistiche catastali, contenenti informazioni sulla rendita delle abitazioni italiane.
Alcuni giorni fa l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le statistiche catastali relative al 2023.
Lo stock immobiliare censito
Lo stock immobiliare italiano complessivo conta oltre 78,4 milioni di immobili, per un aumento dello 0,7% rispetto al 2022.
In dettaglio:
- oltre 67,5 milioni di immobili appartengono alle categorie catastali ordinarie e speciali,
- oltre 3,7 sono in categoria F (unità non idonee a produrre reddito),
- poco più di 7 sono beni comuni non censibili.
Il gruppo catastale A (residenziale e uffici) è il più numeroso, con il 53,7%, seguito dal gruppo C (commerciali e pertinenziali) con il 43,3%. Il rimanente 3% è composto dai gruppi D (produttivo), E (stazioni, ponti, ecc.) e B (uso collettivo).
Le abitazioni – unità immobiliari censite nelle categorie catastali del gruppo A, dalla categoria A/1 alla A/11 con eccezione della A/10 – sono, al 31/12/2023, quasi 35,6 milioni, circa 86mila in più di quelle rilevate nel 2022.
A chi appartiene
Lo stock immobiliare a livello nazionale appartiene per l’88,9% a persone fisiche, mentre poco più dell’11% appartiene alle persone non fisiche. Circa lo 0,2% è relativo a proprietà comuni.
La rendita catastale
La rendita catastale complessiva dellostock immobiliare italiano ammonta, nel 2023, a oltre 38,5 miliardi di euro.
Quasi il 61% è relativo ad immobili di proprietà delle persone fisiche (circa 23,4 miliardi di euro) ed il restante 39% circa (oltre 15 miliardi di euro) detenuto dalle persone non fisiche. E’ di poco più di 36 milioni di euro (solo lo 0,1% del totale) la rendita catastale dei Beni comuni censibili.
La rendita catastale, rispetto al 2022, è cresciuta di circa 166 milioni di euro, per un +0,4%.
Alle abitazioni italiane censite al 31/12/2023 corrisponde una rendita di oltre 17,5 miliardi di euro, circa 77 milioni di euro in più rispetto al 2022.
Nel grafico riportato a seguire, è rappresentata la distribuzione della rendita catastale delle abitazioni in base alle categorie catastali:

La rendita catastale dello stock abitativo di proprietà delle persone fisiche è pari a poco più di 16 miliardi di euro, circa il 93% del totale.
La rendita attribuita alle abitazioni delle persone non fisiche è di poco più di 1,2 miliardi di euro ed è pari ad oltre 3,8 milioni di euro per le abitazioni censite tra i beni comuni.
La media nazionale della rendita catastale di un’abitazione è di 492 euro.
L’oscillazione dei valori porta a 3 mila euro per le abitazioni signorili (A/1) e le ville (A/8), a 2.300 euro per le abitazioni di maggior pregio (A/9) delle persone fisiche, e a punte superiori a 6.600 euro per le persone non fisiche (A/9).
Le rendite medie delle abitazioni popolari, ultrapopolari o tipiche dei luoghi sono inferiori a 100 euro.
Parlando di abitazioni, ti segnalo il mio post sui prezzi rilevati da Istat nel primo trimestre 2024.
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