E’ stato prorogato l’accordo tra ABI e Associazioni dei Consumatori che prevede la sospensione delle rate alle famiglie in difficoltà economiche.
Con l’obiettivo di dare continuità alle misure per le famiglie, l’Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni dei Consumatori hanno ritenuto di prorogare l’accordo siglato nel marzo 2015.
Viene quindi estesa al 31 luglio 2018 la misura che prevede la sospensione della sola quota di capitale del credito alle famiglie.
Questa nuova moratoria riguarda sia il credito al consumo che il mutuo prima casa.
Per il credito al consumo, si può chiedere una sospensione per 12 mesi della quota capitale dei finanziamenti di durata superiore a 24 mesi, per il verificarsi dei seguenti eventi negli ultimi due anni:
- perdita del posto di lavoro a tempo determinato o indeterminato o dei rapporti lavorativi di cui all’art. 409 del cpc;
- morte;
- handicap grave o condizione di non autosufficienza;
- sospensione o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni anche in attesa dell’emanazione di provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito (ad es. Cig, Cigs, i cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga, ecc.).
La sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale può essere invece richiesta da mutuatari, titolari di mutui garantiti da ipoteche su immobili adibiti ad abitazione principale, per il solo punto 4 descritto sopra. I primi 3 punti, infatti, possono essere coperti dall’adesione al Fondo di solidarietà istituito dalla Legge 244 del 2007 (la Finanziaria 2008), come previsto dai commi 475 e ss.
Secondo i dati forniti dall’ABI, da marzo 2015 fino ad ottobre 2017, la moratoria sulla quota capitale del finanziamento ha interessato 16.642 famiglie, che hanno potuto effettuare la sospensione delle rate per un controvalore complessivo di 475 milioni di euro.
Inoltre, il valore della maggior liquidità messa a disposizione nei 12 mesi di sospensione è stata pari a 118 milioni di euro.
I dati dell’ABI rilevano anche la ripartizione territoriale delle domande:
- per il credito al consumo: Nord 35,7%, Centro 23%, Sud e Isole 41,3%;
- per i mutui: Nord 49,3%, Centro 26,4%, Sud e Isole 24,3%.
Parlando di mutui, colgo l’occasione per segnalarti un’altra misura, a sostegno soprattutto dei giovani: il Fondo di garanzia per la prima casa.
Aggiornamento del 16 luglio 2018
Alla fine di giugno 2018 l’ABI e le Associazioni dei Consumatori hanno rinnovato per il triennio 2018-2020 l’iniziativa “CREDIamoCI”, siglata nel 2015.
Per il sostegno alle famiglie in difficoltà, le organizzazioni firmatarie hanno individuato nuove soluzioni, così come il rafforzamento di quelle in corso:
- la promozione di modifiche per il Fondo di solidarietà dei mutui, prevedendo la possibilità di rifinanziare la misura per assicurarne l’operatività nel triennio 2018-2020;
- l’ampliamento della sospensione del pagamento delle rate del mutuo, anche quando il mutuatario ottenga misure di riduzione dell’orario di lavoro come, per esempio, la CIG o CIGS.
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