Nell’analisi dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani emerge un quadro d’insieme aggiornato sulla misura del superbonus.
L’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani (OCPI), diretto dal dottor Carlo Cottarelli, ha pubblicato pochi giorni fa un’analisi sul superbonus, evidenziando i risultati e le criticità finora emersi.
L’Osservatorio sui Conti Pubblici esamina il superbonus
L’OCPI, afferente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha ripercorso la storia e le ultime vicende dell’agevolazione del 110%, focalizzando l’analisi in particolare sugli aspetti economico-finanziari ed ambientali.
A partire dalla sua approvazione, il superbonus ha visto un percorso stentato, contrassegnato da pochi interventi a livello nazionale, rispetto alle risorse accantonate ad hoc.
Per questo, l’OCPI ricorda l’introduzione della Cila dedicata al superbonus, al fine di semplificare gli adempimenti che hanno ostacolato fino a un certo punto gli interventi.
E, difatti, l’Osservatorio cita i dati Enea del settembre scorso, in base ai quali risulta un aumento del 220% delle richieste, in confronto ai numeri di maggio 2021.
Gli stessi condomìni, i più penalizzati dalla burocrazia, hanno più che quadruplicato le richieste di intervento, da 1.384 a 6.406.
L’analisi a livello regionale evidenzia differenze abbastanza profonde, dato che, secondo le elaborazioni dell’OCPI, “i cittadini con casa in Lombardia e Lazio hanno usufruito maggiormente dei fondi, mentre gli abitanti delle regioni meridionali – come Basilicata, Calabria e Sardegna – ne hanno beneficiato meno”.
L’Osservatorio, inoltre, pone l’accento sul mercato immobiliare, considerando come la crescita degli interventi al 110% abbia in qualche modo accompagnato la ripresa delle compravendite, che si erano drasticamente ridotte nei tempi più duri della pandemia.
Le criticità
Infine, l’analisi dell’organismo universitario pone quattro domande, relative alle principali criticità emerse studiando la materia:
- la prima è relativa agli utilizzatori della misura. Dato che finora l’86% degli utilizzatori del superbonus è ascrivibile a proprietari di immobili unifamiliari o funzionalmente indipendenti, secondo l’OCPI è ragionevole pensare che si tratti perlopiù di persone a reddito medio-alto. Oltre questo, stante il ragionamento sul reddito, gli analisti affermano che per questo tipo di utilizzatori sarebbe stato possibile avvalersi anche del normale ecobonus del 65%, a costi minori per lo Stato;
- l’utilizzo del superbonus osservato su base regionale, come anticipato sopra, evidenzia un gap tra regioni efficienti (interventi richiesti/completati) come Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e quelle in ritardo di sviluppo;
- sul tema del risparmio energetico l’OCPI auspica che vi sia informazione pubblica sui controlli relativi al rapporto tra costi del superbonus e CO2 risparmiata;
- ultima criticità espressa nello studio è quella definita dell’”azzardo morale”. L’Osservatorio infatti afferma: “Sapendo che i costi saranno interamente sostenuti dallo Stato, proprietari di case e imprese edili non hanno alcun incentivo a contenere i costi. Anzi ci può anche essere un incentivo a gonfiare le spese e ripartirsi il denaro così sottratto ai contribuenti”. Viene quindi manifestato un forte allarme, anche in considerazione dell’attuale periodo contraddistinto da elevata domanda di interventi e parallelo aumento dei prezzi delle materie prime.
In prospettiva
Il lavoro di studio ed analisi offerto dall’Osservatorio esprime con chiarezza alcune perplessità, oltre ai risultati fin qui raggiunti grazie al bonus del 110%.
Mi vengono in mente un paio di riflessioni, dal mio punto di vista fortemente orientato al mercato immobiliare:
- ben venga l’emersione di criticità ed ostacoli al raggiungimento di obiettivi importanti, quali l’efficienza e la sicurezza degli edifici. Le criticità, solo se fatte emergere, possono essere affrontate. Mi pare che l’Osservatorio ponga in più ambiti il tema dei controlli (quanto risparmio energetico ottenuto e come non far gonfiare le spese, in particolare). Credo che lo Stato abbia tutti gli strumenti e, soprattutto, sia in diritto e dovere di controllare ed informare su quanto avviene intorno ad un bonus fiscale di notevoli proporzioni. Sarebbe quanto meno singolare che, essendoci difficoltà a controllare adeguatamente le varie sfaccettature del superbonus, si ponga il rischio di abbassare, per così dire, il mirino, a discapito di chi desideri fortemente riqualificare il proprio immobile, al di là che sia in un condominio o in un edificio indipendente. Sull’efficienza della misura non ho dubbi che vada misurata e, eventualmente, ricalibrata. E qui, vado alla mia seconda riflessione.
- È ormai chiaro da tempo che il patrimonio immobiliare italiano è mediamente vetusto. Per ovvi motivi, non siamo in grado, come Paese, di ricostruirlo quasi interamente, abbattendo l’esistente più precario. Ma abbiamo la necessità di riqualificare buona parte di esso, se non tutto, soprattutto sul piano energetico e su quello della sicurezza. I bonus fiscali per la casa e l’edilizia sono attivi ormai da anni e vengono sottoposti a proroghe più o meno coincidenti con l’emanazione, ogni anno, delle Leggi di Bilancio, alias Leggi Finanziarie o di Stabilità. Non credo sarebbe male ipotizzare e concretizzare un sistema complessivo e stabile di agevolazione fiscale per il settore, che dia respiro con un arco temporale composto almeno di quinquenni. Gli interventi edilizi vanno pensati, progettati ed eseguiti. Proprio perché, come suggerito dall’OCPI, c’è bisogno di non disperdere soldi ed energie, credo che al nostro Paese serva la certezza di poter progettare la riqualificazione del patrimonio immobiliare, affinché tutti ne possano beneficiare. Una casa davvero riqualificata offre vantaggi a molti componenti della società, non ai soli proprietari. Ed un mercato in ripresa, anche grazie ai bonus, significa una fetta importante della ripresa complessiva del Paese stesso, in termini di denaro che circola, aziende che lavorano, cittadini che progettano e investono, città che migliorano.
A proposito di mercato immobiliare, ti segnalo i miei due recenti post su:
______________________________________________________
Lascia un commento