E’ in vigore dall’11 settembre 2015 il nuovo Regolamento della Regione Lazio per le strutture extralberghiere, tra cui case per vacanze e bed & breakfast.
E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 73 del 10/9/2015 il nuovo Regolamento (n. 8 del 7/8/2015) che abroga i precedenti e disciplina, con alcune novità, le attività delle strutture extralberghiere. E’ chiaro che, anche in vista del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco che inizierà il prossimo 8 dicembre, tale normativa interesserà molti operatori del turismo, soprattutto a Roma, sia in forma di impresa che non.
Basato su normative nazionali e regionali – tra cui la Legge Regionale n. 13 del 2007 e il DPR del 21/10/2008 – questo nuovo Regolamento è costituito da 20 articoli e 8 schede allegate ed ha lo scopo di individuare le strutture ricettive extralberghiere, i livelli e i requisiti da rispettare, i periodi di apertura e le caratteristiche per assicurare uniformità territoriale e le modalità di avvio, in un’ottica di semplificazione amministrativa.
Le tipologie di strutture individuate sono nove e si tratta di:
- Guest house o Affittacamere
- Ostelli per la gioventù
- Hostel o Ostelli
- Case e appartamenti per vacanze
- Case per ferie
- Bed & Breakfast
- Country house o Residenze di campagna
- Rifugi montani
- Rifugi escursionistici.
Le strutture (anche quelle gestite in forma non imprenditoriale) devono presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso i Comuni competenti, e gli stessi Comuni comunicano all’Agenzia Regionale del Turismo i dati relativi alla capacità ricettiva territoriale. I titolari delle strutture invece devono comunicare all’Agenzia i dati su arrivi e presenze, in modo che sia possibile un monitoraggio sui flussi turistici.
La Regione Lazio, per contrastare fenomeni di abusivismo, prevede inoltre che chi ospita turisti in base alla L. 431/98 (locazione di appartamenti a fini turistici) e chi opera attraverso canali online, deve comunque segnalare al proprio Comune e all’Agenzia l’attività svolta.
Ognuna delle nove tipologie di strutture è ampiamente descritta nell’articolato e negli Allegati del regolamento.
Per quanto concerne uno dei punti più dibattuti sul tema, i periodi di chiusura, il regolamento afferma che i Comuni, in base ai posti letto offerti anche dal sistema alberghiero, possono stabilire specifici periodi di inattività per le attività non imprenditoriali, che però non sono da considerarsi aggiuntivi a quanto già previsto per le case vacanze e per i bed & breakfast (rispettivamente almeno 100 e 120 giorni nell’anno solare, 90 per i b&b al di fuori del Comune e della Città metropolitana di Roma Capitale).
Tra le altre novità, si nota che la Regione Lazio ha inteso in generale favorire le attività imprenditoriali, aprendo ai privati con gli Hostel e premiando i b&b in forma di impresa, inoltre si segnala la nascita di nuove tipologie come le Country House e i Rifugi.
Per Roma Capitale, per la comunicazione della SCIA è competente lo Sportello Unico per le Attività Ricettive (SUAR) del Dipartimento Promozione del Turismo e della Moda.
Per quanto concerne invece l’albergo diffuso, la Regione Lazio ne ha disciplinato l’attività lo scorso mese di agosto con uno specifico Regolamento (il n. 7 del 3/8/2015), pubblicato sul BUR n. 63 del 6/8/2015: puoi approfondire consultando il mio post dedicato.
Aggiornamento del 28/9/2015
Sul sito della Regione Lazio è stata pubblicata la modulistica per le strutture extralberghiere, inerente i prezzi e la classificazione. Per consultarla e scaricarla, puoi cliccare sul link istituzionale dedicato.
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