Il rapporto OMI-ABI sul mercato immobiliare nel 2018 certifica il raggiungimento di quota cinque anni consecutivi di crescita.
Anche quest’anno il rapporto OMI-ABI – elaborato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e dall’Associazione Bancaria Italiana – racconta il prosieguo della crescita per le compravendite residenziali.
Ti offro adesso, in sintesi, i principali punti di interesse emersi dal rapporto.
Le abitazioni
Le transazioni in ambito residenziale nel 2018 sono state 578.647, che, dal 2010 ad oggi, risulta essere il dato annuale maggiore.
Per quanto riguarda le macroaree del Paese, è nel Nord-Est che si è verificata la crescita di compravendite più significativa (+10,2%), a seguire Isole, Centro, Nord-Ovest e Sud.
Gli scambi abitativi in nuda proprietà sono leggermente calati, – 0,4%, ed è il Sud l’area in cui questa diminuzione è stata più rilevante: -6,6%.
Il fatturato 2018 relativo alle transazioni abitative supera i 94 miliardi di euro, di cui più della metà si riferisce al Nord.
E’ di circa 106 mq. la superficie media delle abitazioni compravendute.
I prezzi
Nel rapporto OMI-ABI c’è anche un giusto rimando alla situazione dei prezzi delle abitazioni che, mentre le compravendite risalivano, hanno subìto una diminuzione costante a partire dal 2012.
Questo calo, seppur attenuatosi negli ultimi tre anni, è uno dei fattori della ripresa delle compravendite, insieme ai livelli molto bassi dei tassi sui mutui e alla migliore condizione economica, occupazionale e reddituale rispetto al 2012-2013.
Nelle regioni e nelle grandi città
Tra le regioni, è l’Emilia Romagna quella con il maggior incremento, +11,3%, con quasi 52 mila transazioni. A seguire, Marche e Veneto superano il +10%. Unica con il segno meno è la Basilicata, che cala di quasi il 6%.
La Lombardia detiene il maggior numero di scambi, più di 123mila, seguita dal Lazio, che ne conta quasi 59mila.
Per e grandi città, la migliore performance è di Bologna (+10,5%), seguita da Palermo, Napoli e Torino. In positivo anche Roma, Milano, Genova e Firenze, tutte sopra il +3%.
Pertinenze e posti auto
La crescita delle compravendite residenziali viene sancita nel rapporto OMI-ABI anche per le pertinenze (+8,4%) e per box e posti auto (+5,2%).
I mutui ipotecari
Sono circa 282mila gli acquisti residenziali effettuati tramite mutui ipotecari, per un +8,8% a confronto con il 2017.
Sono stati erogati dagli istituti di credito 35,7 miliardi di euro, per una media di 126mila euro per ogni compravendita.
Il capitale erogato corrisponde a circa il 71% della spesa di acquisto.
Il tasso medio di interesse, applicato alla prima rata, cala ancora di o,22 punti percentuali, arrivando quindi al 2,17%.
La durata media di un mutuo rimane di 22,9 anni e la rata media è pari a 585 euro/mese, -2,1% rispetto al 2017.
Le locazioni
Le abitazioni locate nel 2018 sono state 1.377.364, +0,3% rispetto all’anno precedente.
Il canone annuo medio è stato pari a circa 67 euro/mq. Il più elevato è stato il canone medio pagato per i contratti di locazione agevolata per studenti (76,4 euro/mq.), mentre il più basso è quello per i contratti ordinari di lungo periodo (65,2 euro/mq.).
L’indice di affordability
Questo indice, elaborato dall’ABI, sintetizza l’analisi dei fattori che influenzano la capacità di una famiglia media di acquistare casa a prezzo medio di mercato, contraendo un mutuo. Più è alto l’indica, maggiore è la capacità.
Nel 2018, l’affordability è stata pari al 14,6%, vale a dire 8 decimi in più a confronto con l’anno precedente e di ben 10 punti percentuali superiore al punto minimo raggiunto nel primo semestre 2012.
Come detto anche sopra, i fattori che hanno inciso su questa maggiore affordability sono stati la riduzione del costo delle case e la contrazione dei tassi sui mutui.
In aumento anche l’aspetto distributivo, dato che nel 2018 viene toccato il massimo storico del 78%, cioè la percentuale delle famiglie italiane a cui risulta accessibile l’acquisto abitativo. Tale miglior accesso è stato riscontrato anche per omogeneità territoriale, dato che la condizione di accessibilità (indice di affordability superiore a zero) è stata confermata in tutte le regioni.
Il punto della situazione
Anche questo report OMI-ABI conferma un trend che si sta consolidando sempre più: le compravendite crescono, anche e soprattutto grazie al calo dei prezzi.
Continua quindi a delinearsi una sorta di mercato a due facce, per cui c’è un movimento sufficiente di denaro (grazie anche ai mutui) per garantire un numero elevato di transazioni, ma ancora senza una concreta rivalutazione dello stock disponibile.
Sarà quindi importante osservare, archiviato il 2018, i dati relativi all’anno in corso, cosa che, come sempre, riporterò qui sul mio blog.
Nel frattempo, se vuoi approfondire queste tematiche, ti invito a leggere i miei post riguardanti le ultime rilevazioni dell’Istat sul 2018 e sui prezzi delle case.
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