All’immobile ricevuto in donazione e riqualificato col superbonus si applica la plusvalenza tassata se si vende entro dieci anni.
L’Agenzia delle Entrate è intervenuta di nuovo sul tema della plusvalenza tassata per immobili ristrutturati con il superbonus.
Il caso specifico trattato dall’Ente fiscale ha per oggetto un immobile ricevuto in donazione e, in seguito a riqualificazione effettuata con il superbonus, il donatario ha espresso la volontà di venderlo, chiedendo all’Agenzia se la plusvalenza debba essere tassata o meno.
Il cittadino che ha chiesto lumi al Fisco riteneva di esserne esente, in quanto chi gli aveva donato l’immobile lo aveva a suo tempo ricevuto per successione.
In effetti la successione rientra, insieme all’abitazione principale, tra le eccezioni previste per cui la plusvalenza tassata non si applica ad immobili interessati dal superbonus e rivenduti entro dieci anni dalla fine dei lavori.
Con la Risoluzione n. 62/2025 l’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza ed ha affermato che l’immobile è pervenuto all’attuale proprietario per donazione e, inoltre, non è stato adibito ad abitazione principale, pertanto, se venduto, deve essere soggetto alla plusvalenza tassata, in base alla norma inserita nella Legge di Bilancio 2024.
Inoltre, l’Ente ha ribadito che questa norma fiscale riguarda la prima cessione di immobile oggetto di superbonus, indipendentemente da chi ha “eseguito gli interventi (cedente o altri aventi diritto), dalla percentuale di detrazione spettante, dalla modalità di fruizione di quest’ultima e dalla tipologia d’intervento effettuato”.
A proposito di bonus edilizi, in attesa di eventuali modifiche che potrebbero essere stabilite nella prossima Legge di Bilancio, ti segnalo quali agevolazioni sono attive fino alla fine di quest’anno.
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