In questo post racconto in sintesi il modo in cui aiuto i proprietari ad ampliare la loro visione per valorizzare l’immobile che possiedono.
Le implicazioni in gioco nel processo di valorizzazione di un immobile sono tante e, nel tempo, mi sono sempre più reso conto di come alcune venissero tralasciate o sottovalutate.
Spesso la decisione di un proprietario su come mettere in gioco la propria casa nasce e si sviluppa solo intorno al bivio vendita/locazione. E’ un bivio quasi naturale, quasi dovuto, ma a mio avviso non sta al primo posto, anzi, talvolta, deve essere preceduto e alimentato da altre riflessioni.
Nel mio lavoro di agente immobiliare, nell’accompagnare un percorso di vendita o locazione, i fattori che metto sul tavolo sono diversi. La mia proposta verso chi mi incarica a vendere o locare un immobile è proprio quella di avviare un percorso di consapevolizzazione di questi fattori.
Gli obiettivi della persona
Ho già raccontato sul mio blog come considero i clienti, in primis, persone.
Ampliare la visione, su questo aspetto, significa che stimolo la persona/proprietaria dell’immobile a porre innanzi a tutto gli obiettivi personali. Essendo la persona al centro, l’immobile diventa strumento. Sarebbe un errore, a mio avviso, puntare sull’immobile e porre obiettivi su di esso. La casa da vendere o locare può aiutare a raggiungerli, appunto, in maniera strumentale.
La visione va aperta e ampliata su dove la persona vuole andare, per il proprio futuro. Può succedere che la persona abbia già chiaro il cammino verso il futuro, in questo caso allora si tratta di esplicitarlo, perché ogni aspetto, ogni tappa immaginata può aiutare a collocare l’immobile nel ruolo più idoneo.
E non è meno importante, per me, accompagnare la persona a considerarsi pienamente parte di una rete familiare e sociale. I cammini personali inevitabilmente portano ad incontrare, oggi e domani, tante altre persone.
Questo modo di vedere le cose è un sistema per confrontarsi con la realtà e, allo stesso tempo, per comprendere meglio i propri obiettivi personali. La relazione con le altre persone arricchisce le nostre vite, e l’immobile può essere incluso per dare maggior forza ad obiettivi specifici inerenti gli affetti, le scelte professionali, ampliando la visione delle prospettive possibili.
Il duplice sforzo di rendere chiaro il presente e tratteggiare il futuro secondo me aiuta a dare il giusto valore all’operazione da compiere a breve.
Mi capita, a volte, di ascoltare considerazioni diverse tra la vendita e la locazione, nel senso che la prima è una strada da cui non si torna indietro, mentre la seconda non lo è. In parte è vero, ma anche per la locazione credo sia importante porsi dei punti fermi e garantirsi un cammino contraddistinto dalla massima stabilità possibile (che non si esplica semplicemente sulla durata).
Tutto si può cambiare, ma è giusto che, fatta la scelta, la persona/proprietaria possa rivolgere il pensiero e le risorse alle tappe successive dei propri obiettivi di vita.
Il valore dell’immobile
Il valore di una vendita o di una locazione, dapprima è costruito su una stima e poi c’è il confronto con la realtà. Qui stiamo già molti passi avanti. Io invito le persone a cominciare il percorso di ampliamento della visione molto prima, legandolo a quanto detto nel paragrafo precedente.
Visualizzati e consapevolizzati gli obiettivi personali, si compie la scelta tra la rendita fornita dalla vendita o dalla locazione. Ma questo bivio ne porta altri, perché si può vendere a determinate condizioni, così come si loca potendo scegliere tra diverse opzioni.
In un altro post del mio blog parlo, ad esempio, del fattore tempo.
Altri fattori che possono ampliare la visione riguardano le condizioni di vendita, nel senso che l’immobile potrebbe essere valorizzato in un certo modo (ristrutturandolo prima, ad esempio), oppure si potrebbe pensare a formule quali la nuda proprietà o il cosiddetto affitto con riscatto.
Sono solo formule, in apparenza, ma nel mio rapporto con la persona/proprietaria propongo che siano tradotte in opzioni da verificare, finché non viene scelta quella su misura della persona stessa, come un vestito sartoriale.
Io dico sempre che le leggi sono uguali per tutti, ma credo che sia interessante conoscerle, tutte, perché non sono solo regole, ma anche (e soprattutto) opportunità.
Allo stesso modo, si può infatti ragionare sulle varie possibilità offerte nella locazione, che può essere breve, lunga, a canone libero o calmierato, transitoria, fiscalmente vantaggiosa, e via dicendo.
Mettere tutte queste cose sul tavolo significa porre le condizioni giuste per aprire la mente, ampliare la visione e concentrarsi su se stessi, di modo che l’immobile assurga al ruolo che più gli compete, quello di strumento del cambiamento.
Ampliare la visione, perché c’è qualcosa, oltre
Dato all’immobile il ruolo di strumento, il centro torna (o continua) ad essere la persona, che invito a guardare oltre. Nessuno sa cosa ci sia, oltre. Il bello forse è proprio questo. Messe sul tavolo norme e opportunità, idee e mappe di possibili percorsi, permette di scoprire che non tutto era già chiaro prima o che tutto sarà controllabile dopo.
Io propongo un percorso di apertura, perché la ricchezza data dal possedere un immobile è limitante considerarla solo nell’aspetto economico. L’aspetto economico è importante, purché riveli la potenzialità dello strumento per il raggiungimento degli obiettivi personali.
Lo strumento, una volta venduto o locato, ha fatto il suo o lo sta facendo, mentre la persona ha solo compiuto una tappa che sfocerà nella successiva. Con una visione ancora più ampia.
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