E’ stato approvato ieri al Senato il decreto che ora contiene una parziale riapertura sulle cessioni dei crediti nei bonus edilizi.
Ieri il Senato ha convertito in legge il decreto 11/2023 che, inizialmente, aveva messo uno stop alla cessione dei crediti nei bonus dell’edilizia.
Nel percorso parlamentare, arrivato alla conversione in legge di ieri, sono state adottate alcune misure che prevedono una parziale riapertura, per il superbonus e non solo, alla possibilità di cedere i crediti.
In sintesi, ti descrivo a seguire le novità emerse.
Il superbonus
Per il superbonus, queste sono le misure adottate:
- il superbonus per unifamiliari e unità indipendenti (le cosiddette villette) viene prorogato dal 31 marzo al 30 settembre 2023, purché al 30 settembre 2022 sia stato già realizzato il 30% dell’intervento complessivo;
- per le spese sostenute per il superbonus nel 2022, i contribuenti possono avvalersi della detrazione spalmata in dieci anni.
Superbonus, barriere architettoniche e sismabonus
I crediti di imposta per interventi con il superbonus, o con il bonus 75% per le barriere architettoniche, o con il sismabonus (anche nella versione acquisto), che derivino da sconto in fattura o cessione crediti (con comunicazione all’Agenzia delle Entrate avvenuta entro il 31 marzo 2023), possono essere fruiti in 10 anni.
Edilizia libera
Per gli interventi di edilizia libera agevolati con misure diverse dal superbonus, si può optare per sconto in fattura o cessione crediti. La condizione è che entro il 16 febbraio 2023 siano stati effettuati i relativi pagamenti o sottoscritti accordi di fornitura oppure, in ultima ratio, con autocertificazione delle parti.
Progetto in variante
Per un progetto in variante (presentato dopo il 16 febbraio 2023) della Cila o del titolo abilitativo (presentati prima della stessa data) c’è la possibilità di continuare a usufruire di sconto in fattura o cessione crediti.
Sismabonus acquisto
Per l’acquisto di casa con il sismabonus, si può usufruire di sconto in fattura o cessione crediti purché il costruttore abbia richiesto il titolo abilitativo per l’intervento entro il 16 febbraio 2023.
Case popolari, onlus, cratere sismico, alluvione Marche
E’ possibile continuare ad esercitare l’opzione dello sconto in fattura o della cessione crediti per interventi, con superbonus o altri bonus edilizi, su:
- case popolari;
- immobili delle onlus;
- immobili nel cratere sismico
- immobili nell’area alluvionata marchigiana.
Barriere architettoniche
Per l’eliminazione delle barriere architettoniche (con il superbonus o con il bonus 75%) si può sempre esercitare l’opzione della cessione dei crediti o dello sconto in fattura.
Remissione in bonis
La scelta dello sconto in fattura o della cessione del credito può essere comunicata all’Agenzia delle Entrate dopo il 31 marzo 2023 (ma entro il 30 novembre 2023), avvalendosi della remissione in bonis, con una sanzione di 250 euro, anche se l’accordo per la cessione alla banca non è stato ancora concluso. Questo ravvedimento può essere attuato se la cessione viene eseguita a favore di banche, intermediari finanziari e assicurazioni autorizzate a operare in Italia.
Emissione di BTP
Banche, società appartenenti a un gruppo bancario, intermediari finanziari e assicurazioni autorizzate ad operare in Italia, che hanno ancora in pancia crediti del superbonus e hanno esaurito la capienza fiscale, possono utilizzarli emettendo Buoni del Tesoro Poliennali, a partire dal 1° gennaio 2028, nel limite del 10 per cento della quota annuale eccedente i crediti d’imposta.
SAL per i bonus edilizi
Per i bonus edilizi diversi dal superbonus si può optare per sconto in fattura o cessione crediti senza obbligo di rispetto delle norme SAL (stato avanzamento lavori), che invece rimane per il superbonus.
Attestazione SOA
Per le imprese che, lavorando con i bonus edilizi, devono possedere l’attestazione SOA, la soglia di 516mila euro va calcolata singolarmente per ciascun contratto di appalto e subappalto.
In prospettiva
Le numerose novità apportate al decreto dello scorso febbraio sono improntate, da un lato, a sbloccare per quanto possibile i crediti incagliati: l’emissione dei BTP è una possibilità, ma non so se basterà, vista la mole complessiva.
D’altro canto, sono state disposte alcune proroghe e la possibilità di optare per la cessione dei crediti per alcune tipologie di immobili (case popolari e altre).
Per usufruire dei vari bonus edilizi con la cessione crediti o lo sconto in fattura sono state adottate alcune facilitazioni, rispetto al decreto originario di febbraio, e anche su questo i singoli proprietari di unifamiliari e i condomini dovranno fare (o rifare) i conti per capire se e come accedere alle agevolazioni previste.
La possibilità di spalmare la detrazione in dieci (e non più cinque) anni potrebbe facilitare il compito, ma va verificato se ciò potrà bastare agli incapienti, altrimenti credo che sarebbe opportuno studiare misure a loro dedicate.
Come sempre, gli sviluppi relativi alle misure di riqualificazione immobiliare continueranno ad essere oggetto della mia attenzione e, quindi, ogni ulteriore novità la racconterò qui sul blog.
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