Per la ricostruzione in Centro Italia è stato disposto un aumento dei tetti delle spese ammesse alla detrazione con il superbonus.
Ricostruzione in Centro Italia con il superbonus
Nel disegno di legge di conversione del decreto cosiddetto Agosto, approvato definitivamente ieri alla Camera dei Deputati, è stata inserita una norma che potenzia il superbonus, collegata alla ricostruzione in Centro Italia.
Rimanendo invariata l’aliquota del 110%, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2020, sono elevati del 50% i tetti di spesa del superbonus, per gli interventi di ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici nel 2009 e nel 2016.
Questa possibilità è alternativa al contributo per la ricostruzione e potrà essere fruita per ripristinare i fabbricati danneggiati, tra cui le case diverse dalla prima abitazione, mentre sono esclusi gli immobili destinati ad attività produttive.
Efficientamento energetico e importo eccedente
Per le zone colpite da eventi sismici, il Decreto Agosto contiene anche un’altra norma, che prevede l’opzione di utilizzo del superbonus solo per l’efficientamento energetico. In questo caso, l’incentivo sarà riconosciuto per l’importo eccedente il contributo di ricostruzione.
Il testo di legge, al contrario della norma precedente, non prevede indicazioni specifiche sulle zone colpite da terremoti.
Il superbonus
Per il superbonus del 110%, che, come visto sopra, è stato ampliato per la ricostruzione in Centro Italia e per l’efficientamento energetico in zone colpite da eventi sismici, sono state recentemente completate le normative di attuazione, con la pubblicazione dei decreti sui requisiti tecnici e di asseverazione. Tutti i dettagli sul superbonus li puoi trovare nel mio post dedicato.
Aggiornamento del 31 dicembre 2020
Nella Legge di Bilancio 2021 è stata modificata la norma relativa a superbonus e ricostruzione. L’aumento del 50% dei limiti delle spese ammesse alla fruizione degli incentivi fiscali per gli interventi di ricostruzione riguardanti i fabbricati danneggiati da eventi sismici, previsto per i comuni colpiti dai terremoti del 2016, 2017 e 2009, è esteso a tutti i comuni interessati da eventi sismici avvenuti dopo il 2008, dove sia stato dichiarato lo stato d’emergenza, ed è applicabile per le spese sostenute entro il 30 giugno 2022 (e quindi non più entro il 31 dicembre 2020).
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