L’Assemblea Capitolina ha votato l’istituzione di una Commissione di indagine amministrativa sui Piani di Zona.
I Piani di Zona, a Roma: un argomento estremamente delicato, che riguarda migliaia di cittadini e famiglie, in tante zone della Capitale.
L’istituzione di una Commissione di indagine sui Piani di Zona era stata richiesta da 29 Consiglieri Capitolini il 30 gennaio scorso.
L’intento dei Consiglieri è quello di far luce, nei limiti dei poteri di questo organismo, sui seguenti aspetti:
- la corretta realizzazione dei Piani di Zona di Edilizia Economica e Popolare;
- le relative opere pubbliche previste;
- il rispetto dei prezzi massimi di cessione e locazione.
Per tutto questo, la Commissione dovrà tenere conto della normativa vigente e delle Convenzioni stipulate dall’Amministrazione Capitolina.
La Commissione nasce sulla base della Mozione n. 4 dell’1/9/2016, in cui l’Assemblea di Roma Capitale impegnava la Giunta a:
- verificare la regolarità amministrativa di società e cooperative operanti nei Piani di Zona, con attività ispettiva per cui chiedere la collaborazione degli Uffici preposti del Ministero dello Sviluppo Economico;
- riesaminare tutti i Piani di Zona per verificare il rispetto di norme e convenzioni;
- in caso di violazioni, applicare sanzioni e revoche delle Concessioni del diritto di superficie;
- chiedere al Prefetto la possibilità di posticipare gli sfratti, per morosità o fine locazione, per gli immobili ricadenti in Piani di Zona sottoposti ad accertamenti.
La Commissione – istituita dall’Assemblea Capitolina il 28 aprile scorso con Deliberazione n. 19 – sarà formata da dodici Consiglieri, in proporzione alla composizione dei Gruppi in aula.
A partire dal suo insediamento, avrà 18 mesi di tempo per concludere i lavori.
Nel rispetto delle esigenze istruttorie di Giudici e Forze dell’ordine, la Commissione potrà disporre l’audizione di dirigenti e personale non dirigente in servizio presso Roma Capitale, che siano, o siano stati, titolari di incarichi nelle politiche di edilizia sociale.
Allo stesso modo, questo organo di indagine potrà invitare Sindaci e componenti di Giunta, attuali e del passato, a riferire sulle tematiche in oggetto, così come Consiglieri in carica o di passate consiliature.
Si potrà avvalere, inoltre, della collaborazione di Dipartimenti e Strutture capitoline interessate alla vicenda e potrà acquisire pareri da esperti, Comitati di quartiere, coordinamenti dei Piani di Zona, cittadini e formazioni sociali.
La Commissione ha tempo fino al mese di novembre 2018 per verificare la corretta applicazione di norme e convenzioni nei Piani di Zona. Tra l’altro, questo organo di indagine nasce in parallelo a quanto sta avvenendo all’indomani della Sentenza della Cassazione n. 18135 del 2015. Tale sentenza aveva dato indicazioni su come interpretare la questione del prezzo massimo di cessione e a Roma, con il Commissario Tronca prima e con la Sindaca Raggi poi, sono state diverse le Deliberazioni emanate per recepire i dettami della Corte.
Per moltissimi cittadini, la questione delle affrancazioni per svincolarsi dal prezzo massimo di cessione, per poter vendere a libero mercato, è diventata questione centrale, sia nel ruolo di venditore che di acquirente. Per fare fronte alle migliaia di richieste espresse in tal senso agli Uffici Capitolini, in Assemblea Capitolina era stata anche votata una Mozione per sollecitare la lavorazione delle pratiche (vedi il mio post a riguardo).
L’Amministrazione di Roma Capitale, per i Piani di Zona, si trova quindi di fronte ad un duplice (e gravoso) impegno: verificare la regolarità del sistema e, nel contempo, adempiere alle norme, così come interpretate dalla Cassazione quasi due anni fa.
Ci sono decine di Piani di Zona, ci sono migliaia di cittadini e famiglie a cui dare risposta.
_______________________________________________
Lascia un commento