Il 7° Rapporto annuale dell’Enea evidenzia dati interessanti sulla riqualificazione energetica attuata in Italia nel 2017.
L’Enea ha reso pubblico alcuni giorni fa il settimo Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica (RAEE) e i dati risultano interessanti in quanto la riqualificazione energetica in atto in Italia rende gli immobili più appetibili ed efficienti e l’ambiente più vivibile.
Il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica
L’anno scorso le famiglie italiane hanno investito 3,7 miliardi di euro per attuare 420mila interventi di riqualificazione energetica.
Il risparmio conseguente è stato di oltre 1.300 GWh/anno, da aggiungere ai circa 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), grazie ai 5,8 milioni di Titoli di Efficienza Energetica, denominati anche Certificati Bianchi (quasi due terzi nell’industria e quasi un terzo nel civile).
Nel periodo 2011-2017 i risparmi energetici sono stati pari a 8 Mtep/anno di energia finale, corrispondenti a 2 miliardi e mezzo di euro risparmiati grazie alle diminuite importazioni di gas naturale e petrolio.
Il dato strettamente ambientale parla di 19 milioni di tonnellate di CO2 in meno rilasciate nell’atmosfera.
L’obiettivo del 2020 previsto dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN) risulta quindi raggiunto al 52%, grazie ai Certificati Bianchi per il 37% e, per oltre il 25%, alle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica.
Osservando i settori, il residenziale ha sostanzialmente raggiunto l’obiettivo del 2020, l’industria è circa a metà percorso, mentre sono ancora indietro trasporti e terziario.
Il Rapporto sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica
Oltre al RAEE, l’Enea ha presentato il Rapporto sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica.
Tra il 2014 e il 2017, gli interventi hanno diminuito la bolletta dei consumatori, per un risparmio annuo tra i 250 euro del 2014 e i 150 euro del 2017. Si tratta di un risparmio medio annuo del 15% sulla spesa energetica delle famiglie.
Dall’avvio dell’ecobonus nel 2007, gli interventi realizzati sono stati oltre 3,3 milioni, di cui quasi la metà nel periodo 2014-2017.
Nell’ultimo quadriennio gli interventi più rilevanti, per una cifra pari a oltre 6 miliardi di euro, sono stati quelli di sostituzione di serramenti, seguiti, con 2,1 miliardi, da quelli su pareti orizzontali ed inclinate.
Il risparmio di oltre 1.300 GWh nel solo 2017 è attribuibile soprattutto ad interventi con il miglior rapporto costo/efficacia, vale a dire la sostituzione di serramenti e la coibentazione di solai e pareti, rispettivamente per circa il 40% e il 25%.
L’80% degli investimenti del 2017 (2,9 miliardi di euro sui 3,7 totali) ha riguardato edifici ante anni ’80. Circa un quarto del totale è stato investito per edifici risalenti agli anni ’60.
Oltre 1,4 miliardi di euro hanno riguardato villette mono o plurifamiliari, mentre 1,3 miliardi sono stati investiti per edifici in linea e condomini con più di tre piani fuori terra.
A proposito di ecobonus, ti segnalo il mio post relativo alla proroga di questa detrazione fiscale per il 2018.
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