Nel Lazio, grazie all’approvazione di un nuovo regolamento regionale, si possono demolire, ricostruire e delocalizzare i manufatti agricoli.
La Regione Lazio ha dato vita ad un nuovo regolamento (pubblicato sul BUR n. 71 del 3/9/2015) sulla ruralità multifunzionale, ai sensi dell’art. 57 della Legge Regionale n. 38 del 1999 (Norme sul governo del territorio).
I vecchi casali inseriti nelle aziende agricole possono quindi riprendere nuova vita, rispettando determinate condizioni:
- non si può aumentare la cubatura;
- va mantenuta la destinazione agricola;
- il 90% del territorio aziendale deve essere destinato ad attività agricola;
- almeno il 50% dei prodotti deve provenire dalla stessa o da altre aziende situate nel territorio regionale.
Tra l’altro, le aziende agricole hanno già facoltà di presentare ai Comuni proposte e progetti per utilizzare i manufatti in attività di turismo e ricettività rurale, degustazione e vendita dei prodotti tipici, attività didattiche o sociali.
Gli obiettivi della Regione Lazio, nell’ottica di favorire l’attività agricola, sono i seguenti:
- fermare l’espansione edilizia nell’Agro Romano;
- tutelare il territorio agricolo;
- valorizzare gli aspetti ambientali ed economici delle aree naturali protette;
- contrastare la dismissione agricola;
- creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani;
- accrescere l’offerta di servizi per i cittadini.
La Regione ha inoltre annunciato che nel Programma di Sviluppo Rurale (PSR) relativo al periodo 2014-2020 sono previsti 44 milioni di Euro di fondi europei dedicati proprio allo sviluppo della ruralità multifunzionale.
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