Il Piano Territoriale Paesistico Regionale del Lazio è stato approvato dalla Giunta allo scopo di andare oltre la frammentazione normativa.
Il nuovo PTPR del Lazio intende tutelare i beni paesaggistici naturali, storici e architettonici, grazie anche all’innovazione che sarà introdotta con la digitalizzazione e la georeferenziazione delle mappe.
Si tratta di un percorso avviato nel 1999, tra Regione e Ministero dei Beni Culturali, con il coinvolgimento di Comuni, associazioni e privati, tant’è che 29 dei 30 Piani Territoriali Paesistici vigenti sono stati inseriti nel Piano regionale, in ottica semplificativa.
Gli ambiti di tutela del PTPR sono:
- paesaggio costiero e grandi fiumi;
- visuali e luoghi panoramici;
- il paesaggio e le architetture rurali.
La Regione Lazio intende poi valorizzare i siti culturali, concentrando le risorse su luoghi di eccellenza di rilievo anche internazionale. Tra questi, il Presidente Nicola Zingaretti ha citato esplicitamente Civita di Bagnoregio, come simbolo della “sfida sul paesaggio che abbiamo lanciato dal Lazio”. Recupero, sviluppo e valorizzazione sono le parole chiave del Piano, nel segno della bellezza e delle azioni concrete, integrando, ad esempio nell’agroalimentare, tutela e produzione, per superare l’ottica solamente conservativa.
Il PTPR dovrà essere approvato in Consiglio Regionale per avere il definitivo via libera. Per l’Assessore alle Politiche del Territorio e Mobilità, Michele Civita, il Piano costituirà un’opportunità e una certezza per tutti, anche sul piano della semplificazione, in quanto i Comuni, una volta adeguatisi al PTPR, “avranno l’opportunità di dare loro le autorizzazioni”. E l’innovazione tecnologica, prevista ampiamente nel Piano, aiuterà a fermare gli abusi e a conoscere meglio dove e come valorizzare.
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