La bozza di un provvedimento sulla sicurezza degli ascensori ha scatenato un botta e risposta tra Confedilizia e Ministero dello Sviluppo Economico.
Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) sta esaminando la bozza di un provvedimento, non ancora giunto in Consiglio dei Ministri, che dovrebbe portare novità in materia di sicurezza degli ascensori.
Confedilizia ha affermato che tale provvedimento significherebbe, di fatto, l’introduzione di una tassa sugli ascensori, essendoci probabilmente la necessità di sottoporre molti impianti ad interventi a carico dei proprietari, in seguito a verifiche straordinarie che il provvedimento stesso prescriverebbe.
Confedilizia, in un appello rivolto direttamente al Presidente del Consiglio Renzi, chiede esplicitamente che non venga imposta agli italiani una spesa che “annullerebbe in un colpo solo gli effetti dell’abolizione della Tasi sull’abitazione principale, imponendo esborsi pari al doppio del gettito della Tasi stessa”. Confedilizia, infatti, afferma che le attuali norme e procedure sono adeguate a garantire la necessaria sicurezza.
Il Mise, il 24 febbraio scorso, ha risposto alle preoccupazioni di Confedilizia, negando fermamente l’esistenza o la nuova introduzione di tasse sugli ascensori. Il provvedimento in esame concerne “il recepimento di una direttiva europea del 2014” sul tema della sicurezza degli ascensori, con riferimento particolare agli impianti più vecchi (risalenti a prima del 1999 e costituenti circa l’80% del parco italiano), sui quali la maggioranza dei grandi Paesi europei ha già adottato misure ad hoc. Il Mise afferma quindi che ci sarà un nuovo provvedimento, entro i prossimi due anni, che prevederà un censimento degli impianti più vecchi e i conseguenti interventi da adottare, non prima di aver coinvolto Parlamento, Regioni ed operatori economici su “casi, tempi e modalità”.
Continuerò a seguire l’evoluzione di questo provvedimento qui sul mio blog. Per approfondire, intanto, puoi scaricare la Direttiva europea 2014/33/UE.
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