Possono partire i progetti di recupero delle case cantoniere assegnate dalla Regione Lazio ai Comuni che ne hanno fatto richiesta.
Sono 24 i primi Comuni a cui – avendo risposto al bando della Regione Lazio (in base alla Delibera di Giunta Regionale n. 470 del 15/7/2014) – sono state assegnate case cantoniere, ex Anas, di proprietà regionale.
La DGR n. 470 è in applicazione dell’articolo 20, comma 1, della Legge Regionale 28 aprile 2006, n. 4 e s.m.i., secondo cui “La Regione può rilasciare concessioni relative a beni immobili del proprio patrimonio indisponibile e demaniale a favore di enti locali, agenzie e enti pubblici dipendenti dalla Regione, persone giuridiche pubbliche e private, enti ecclesiastici civilmente riconosciuti dalla Chiesa cattolica e delle altre confessioni religiose i cui rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base delle intese ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione, nonché istituzioni, fondazioni, associazioni riconosciute e non, aventi finalità non lucrative qualora l’uso dell’immobile è richiesto per essere destinato a sede degli organismi ivi previsti o per lo svolgimento delle loro attività istituzionali o statutarie, per un periodo massimo di venti anni con esclusione della sublocazione, per un canone ricognitorio annuo stabilito con deliberazione della Giunta regionale e, comunque, non inferiore al dieci per cento di quello determinato sulla base di comuni valori di mercato”.
Adesso potranno partire i progetti di riutilizzo pubblico e sociale delle case cantoniere, dato che a giorni saranno stipulati i contratti tra la Regione e i Comuni assegnatari, situati in tutte le province laziali.
In prevalenza, con i progetti di recupero saranno realizzati servizi sociali, ma saranno anche creati ostelli oppure verranno ospitate attività culturali, sedi di uffici comunali, della Croce Rossa o dei Vigili del Fuoco.
Ecco l’elenco delle case cantoniere con i relativi progetti di recupero.
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