Il sesto Rapporto ENEA-CTI sulla Certificazione Energetica degli Edifici contiene segnali di progressivo miglioramento.
Ieri ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e CTI (il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente) hanno presentato il sesto Rapporto sulla Certificazione Energetica degli Edifici in Italia.
I dati elaborati da ENEA e CTI sono desunti dal SIAPE, il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica.
Al 1° aprile 2025, il SIAPE conteneva 6,4 milioni di attestati relativi al periodo 2015-2024.
Per quanto concerne lo scorso anno, gli APE considerati validi sono circa 1,2 milioni, di cui l’88,7% in ambito residenziale.
Il Rapporto sul 2024 evidenzia un generale miglioramento, con le classi energetiche più efficienti (A4-B) al 20% nel settore residenziale, mentre quelle meno performanti scendono al 45,3%, in calo di oltre 2 punti rispetto alla precedente rilevazione.

In particolare, rispetto al 2023, c’è un crescente divario tra le classi energetiche intermedie (+2,7%) e quelle peggiori (-2,1%), mentre le classi migliori segnano un lieve calo pari a -0,6%.
Anche nel non residenziale le classi più efficienti costituiscono un quinto del totale, con le meno performanti che scendono al 30,9%.
Lo studio ENEA-CTI segnala la differenza tra gli APE rilasciati per riqualificazioni e nuove costruzioni, che mostrano i risultati migliori, e quelli legati a cambi di proprietà e locazioni, con valori più bassi di efficienza.
Questi dati confermano il trend di miglioramento già segnalato nel precedente Rapporto ENEA-CTI e si inseriscono in una fase storica importante, vista la Direttiva UE che ha cominciato il suo iter lo scorso anno.
Inoltre, sono sempre di attualità le questioni relative ai bonus edilizi e all’impatto dell’efficienza energetica sui prezzi delle abitazioni: su tutte queste tematiche, puoi leggere i miei post nella categoria dedicata.
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