Il Decreto Ristori è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e contiene anche alcune misure di sostegno in ambito immobiliare.
Per fare fronte alla continua emergenza dovuta al Covid-19, il Governo ha emanato il Decreto Ristori, contenente disposizioni per la tutela della salute e il sostegno a lavoratori e imprese.
Il Decreto Ristori è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 269 del 28/10/2020 ed è entrato in vigore oggi.
Tra le misure previste, ve ne sono alcune concernenti l’ambito immobiliare:
- è sospesa fino al 31 dicembre 2020 ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore. In questo modo viene prorogato quanto già stabilito con il Cura Italia;
- per le imprese operanti nei settori elencati nel Decreto Ristori, indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente, il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda spetta per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il conduttore può cedere il credito d’imposta al locatore, previa sua accettazione, in luogo del pagamento della corrispondente parte del canone;
- non è dovuta la seconda rata dell’Imu concernente gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nella tabella allegata al Decreto Ristori, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Si tratta, quindi, soprattutto di forme di sostegno rivolte alle imprese coinvolte nel lockdown selettivo in vigore, aggiuntive ai contributi a fondo perduto previsti nello stesso Decreto Ristori.
Nel caso in cui, a causa dell’eventuale perdurare dell’emergenza, venissero emanate nuove disposizioni in ambito immobiliare, sarà mia cura come sempre pubblicare nuovi post qui sul mio blog.
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